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Trevisani
Trevisani

Durante Cronache di Spogliatoio, sono intervenuti Giuseppe Pastore, Riccardo Trevisani e Fernando Siani che hanno dibattuto sul valore degli organici delle prime tre della classifica.

Atalanta-Inter e Napoli: le differenze sono poche 

Fernando Siani inizia così sul tema: “L’Inter non ha assolutamente una squadra nettamente più forte come più di qualcuno dice. Io lo sostengo da mesi, ma da sabato è ormai evidente. L’Inter ha giocatori di indubbia qualità in panchina, ma quest’anno non rendono come nel caso di Frattesi che appare fuori progetto.
Il gap che esiste per me è in difesa che è profonda e di qualità. A centrocampo ed in attacco questo presunto gap non esiste perché i giocatori non sono focalizzati e non fanno la differenza.

Nel Napoli sabato sono entrati Olivera (campione d’Italia), Billing (che non conoscevamo, ma che è valido e che ha deciso un match scudetto), Okafor (che magari non era in condizione prima, ma ora che è in forma è valido), Ngonge (che quando entra dice sempre la sua). Non è entrato sabato, ma non dimentichiamo Simeone, campione d’Italia. Juan Jesus è elemento affidabile, con lui il Napoli ha perso solo una volta. L’Inter, tranne in difesa, non ha giocatori così affidabili dalla panchina.

Oltre al Napoli vediamo anche la panchina dell’Atalanta: sabato sono entrati Bellanova, Pasalic, Ruggeri, Samardzic e Maldini. Sono tutti giocatori di qualità. Sia Atalanta che Napoli hanno giocatori che possono incidere dalla panchina, eppure sento dire che solo l’Inter può perdere lo scudetto. Questa cosa davvero fatico a comprenderla. A mio avviso tra Atalanta-Inter e Napoli non c’è tutta questa differenza“.

Nando Siani

Siamo sicuri che siano rose equivalenti? Sulla carta così non sembra

Giuseppe Pastore, non concorda con Siani e replica così: “Mi limito a vedere la panchina dell’Inter che è entrata sabato al Maradona: Pavard, campione del mondo. Frattesi, titolare della nazionale italiana valutato più di 35 milioni di euro. De Vrij, difensore affidabilissimo. Zielinski, campione d’Italia col Napoli appena due anni fa. Su Correa posso concordare con Siani che non sia questo cambio di qualità.


 

Analizzando il Napoli vedo Okafor, giocatore che quasi due mesi fa non passava le visite mediche con Lipsia ed era la riserva del Milan, attualmente nono in classifica. Mettiamo Okafor e Correa su un livello simile. Tra Billing e Frattesi come valore assoluto preferisco Frattesi. Io credo che la panchina dell’Inter, al netto di tutte le variabili, offra comunque più soluzioni”.

Inter sulla carta più forte, ma alla fine il livello è simile

Chiude così Riccardo Trevisani: “Io credo che la rosa migliore la abbia comunque l’Inter, ma è tale soprattutto grazie ad Inzaghi. L’Atalanta ha una panchina lunga pur non avendo tre fenomeni come Koussounou, Scalvini e Scamacca che sono infortunati. Il Napoli ha la rosa più corta di tutte, ma fa 41 gare in stagione ed è anche normale che sia così. Io credo che il livello delle tre rose, parametrato ai tre casi specifici, sia molto simile. Io credo che il Napoli sia favorito perché ha un calendario sulla carta migliore e credo sia meglio avere 18 giocatori buoni per 41 partite, piuttosto che 22 per quasi 60 partite come nel caso dell’Inter. Da inizio anno lo penso e lo ribadisco con questa situazione di classifica. L’Inter ha un’ottima rosa che però sulla carta non può reggere e vincere sia campionato che Champions League”.


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