header logo
Felipe VI e la regina Letizia
Felipe VI e la regina Letizia

Arriveranno a Napoli in tarda mattinata e saranno a Villa Rosebery per un pranzo offerto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella

I reali di Spagna, il sovrano Filippo VI e la regina Letizia, saranno accolti a Napoli prima di recarsi del pomeriggio al San Carlo per il conferimento del dottorato di ricerca honoris causa dalle autorità istituzionali e cittadine.

Una visita che il sindaco Gaetano Manfredi definisce “un grande onore e l'occasione per rafforzare i nostri legami”. 

Il suo messaggio di benvenuto sottolinea la “profonda gratitudine" della città per questa visita. 

E aggiunge: “Ho fortemente auspicato che nell'ambito della visista di Stato in Italia i reali spagnoli potessero essere anche nella nostra città simbolo di storia, cultura, accoglienza. Questa visita testimonia la profonda amicizia tra i nostri paesi”, ma rappresenta anche, continua il sindaco, “un'occasione straordinaria per sottolineare i legami forti tra Napoli e la Spagna, i cui popoli condividono secoli di stori, forte cooperazione e positive alleanze che hanno arricchito i nostri paesi e contribuito a rafforzare identità in un quadro europeo".

E se è vero, come sostiene Manfredi, che negli ultimi anni Napoli e la Spagna stanno ulteriormente rafforzando i rapporti sul fronte degli scambi culturali e commerciali”, la presenza dei reali di Spagna rinnova “la forza di quei legami che continuano a vivere non solo nella memoria, ma anche nel nostro presente e, dunque, nel nostro futuro".

Anche Matteo Lorito, rettore della Federico II che nel pomeriggio conferirà a Felipe VI il dottorato honoris causa in Scienze sociali e statistiche, insiste su quella cornice di valori che fa riferimento ai legami tra i nostri paesi.

“Per noi è la realizzazione di un sogno” afferma Lorito dopo che a “Repubblica” aveva già sottolineato, due giorni fa, come fosse la prima volta che la Federico II conferisse un titolo accademico a un Capo di Stato.

Felipe VI e la regina Letizia
Felipe VI e la regina Letizia (Corriere del Mezzogiorno)

“Ora, dopo un iter passato per la proposta del dipartimento di Scienze sociali, conferiremo un dottorato honoris causa al re di Spagna. Le motivazioni sono facili da capire, la Spagna è un paese importantissimo con un livello di civiltà molto alto e il ruolo del Capo di Stato si lega profondamente con la stabilità del paese. E' uno dei casi in cui il premiato è più importante del premio”.

Eccoli i legami con Napoli: “La Casa reale spagnola, nei secoli, ha fatto tanto per questa città e anche per la Federico II. Io stesso sono cresciuto accademicamente in un contesto dedicato a Carlo III, lui ha costruito la Reggia di Portici, sede del mio dipartimento, quello di Agraria. Mi piace pensare che la consegna del dottorato di ricerca chiuda il cerchio di un'antichissima storia facendo di re Felipe un federiciano”.

La cerimonia, che rientra nell'ambito delle celebrazioni per gli 800 anni della Federico II, si terrà alla presenza del presidente Mattarella, che proprio un anno fa aprì l'anno accademico dell'ottocentenario dell'ateneo. 

I 1100 invitati nel teatro San Carlo per l'occasione assisteranno ad una cerimonia articolata in due fasi: la prima che ripercorrerà, anche con un video, la storia dell'università e vedrà i professori dell'orchestra del San Carlo eseguire l'Inno spagnolo e i giovani solisti dell'Accademia di Belcanto del San Carlo intonare l'Inno italiano.

Poi il corteo accademico in toga, con i presidenti delle Scuole dell'ateneo, il rettore Lorito, la prorettrice Angela Zampella e la professoressa Enrica Amaturo che terrà la laudatio accademica.

“L'attribuzione del titolo di dottore di ricerca honoris causa al re di Spagna - spiega Amaturo - è un riconoscimento al suo costante impegno personale e istituzionale a favore della cultura e dello sviluppo sociale, e dei valori della coesione e della giustizia sociale. Abbiamo infatti ritenuto che l'azione di sua maestà Felipe VI costituisca uno straordinario esempio di come le scienze sociali possano divenire elemento fondante nella costruzione di una società più giusta, inclusiva e democratica. Di particolare rilievo sono l'attenzione del sovrano ai diritti dei giovani e delle donne, e il sostegno al lavoro dei volontari”.

Anche il sovrano sarà in toga per la sua lectio magistralis e la proclamazione. 

Poi il brindisi offerto dal re nel foyer del teatro ad un numero limitato di ospiti.


💬 Commenti