La ventunesima giornata di serie A, il Napoli e il derby di Milano, questi i temi principali dei quotidiani sportivi in edicola sabato 4 febbraio 2023.
La ventunesima giornata che si apre con la sfida salvezza tra Cremonese e Lecce, la squadra di Ballardini in cerca di una vittoria anche in campionato dopo i successi in Coppa Italia, il Lecce per tornare a fare punti dopo due sconfitte consecutive, nel pomeriggio in campo la Roma che affronta l’Empoli. I giallorossi, dopo la delusione di Coppa e la sconfitta in campionato col Napoli, hanno un’importante occasione per tornare a vincere e risalire in zona Champions, anche in virtù del derby di Milano. In campo anche l’Atalanta che sfida il Sassuolo, la squadra di Dionisi arriva dall’impresa di Milano, l’Atalanta da un mese praticamente perfetto, sfida importante per la dea in ottica Europa.
Gasperini in conferenza stampa ha fatto un breve passaggio anche sul Napoli, incoronandolo così: “Quest’anno quello che sta facendo il Napoli è straordinario, magari anche con un rendimento superiore a quello di Maradona”. Ovviamente impossibile commentare la provocazione lanciata da Gasp, con epoche e avversari troppo diversi, fatto sta che questa squadra sta macinando record su record ogni giornata che passa, e il mese di febbraio, a partire dal match con lo Spezia, potrebbe essere l’occasione definitiva per scappare ulteriormente dalle milanesi e compiere un ulteriore passo verso il sogno iridato.
Protagonista assoluto e leader indiscusso di questa squadra è sicuramente Victor Osimhen, il nigeriano è ad oggi il capocannoniere del campionato e sta diventando sempre più decisivo per il cammino intrapreso dagli azzurri. A parlarne è il giornalista del Corriere dello Sport Antonio Giordano che è intervenuto ai microfoni di radio Marte, queste le sue parole: “La crescita di Osimhen? Ennesima dimostrazione del lavoro di Spalletti, appartiene a lui un miglioramento così dirompente. Il primo Victor era comunque un gioiello ma grezzo, complimenti a Giuntoli e De Laurentiis per averlo preso. L’intero Napoli ha canalizzato il suo talento nel modo giusto, anche ammorbidendo la sua esuberanza”. La crescita di Osimhen è indiscutibile, come è indiscutibile il lavoro di Spalletti, il quale, come ha sempre fatto in carriera, mette nelle condizioni ideali il suo centravanti e trasformarlo in un vero e proprio granatiere dell’area di rigore. Per andare a capire, però, quanto sia migliorato sono interessanti i dati relativi alla sua esperienza in Francia, con il Lille di Galtier, e, ancor prima, quando il nigeriano arrivò in Europa al Wolfsburg. L’approdo in terra tedesca non riuscì ad esprimere il suo talento anche a causa di problemi fisici, un anno dopo passò allo Charleroi, in Pro League, ed è lì che attira l’attenzione dei francesi segnando 19 reti in 34 presenze, ed infatti passa appena un anno e arriva il passaggio alla Ligue One, al Lille, saranno 13 i gol in 27 partite giocate, media di una rete ogni 176 min, 2 invece le marcature in Champions, alla sua prima esperienza. In crescita quindi, dopo 3 anni, i dati relativi ai gol segnati, quest’anno sono già 14 in 16 partite, uno ogni 95 min, netta l’ascesa rispetto anche alle due passate stagioni, influenzate però da diversi infortuni. I numeri però che fanno realmente comprendere la maturazione avvenuta nell’esperienza Napoli sono quelli legati all’aspetto tecnico, come detto dal giornalista Giordano, è sempre stato un gioiello, le sue doti fisiche e atletiche erano impressionanti già ai tempi del Lille. È sempre stato un giocatore che faceva molta fatica a dialogare con i compagni, nell’avventura francese, 4 gli assist, 28 i tocchi per partita, 0,8 i passaggi decisivi, e una precisione del 61% in questo fondamentale, nella propria metà campo la percentuale saliva al 77%, in quella avversaria scendeva al 55%, a sottolineare la sofferenza e la difficoltà a scaricare il pallone quando pressato. Dopo due anni di alti e bassi, soprattutto per questioni fisiche, arriva l’anno della consacrazione con una costante crescita: 3 gli assist, 27,4 i tocchi per partita, con una qualità maggiore però rispetto al passato, infatti, le grandi opportunità create salgono a 2 di media, con una precisione nel passaggio del 72% di cui 78% nella propria metà campo e 69% superato il centrocampo. Numeri che danno conferma dell’evoluzione di Osimhen, non è più solo quel giocatore devastante a campo aperto, e che trovava grande difficoltà a giocare (nel senso più stretto del termine) a calcio, oggi il gioco spalle alla porta, le sponde per gli esterni fatte sulla linea del centrocampo, la gestione del pallone e la crescita nel movimento senza palla sono solo alcune delle migliorie apportate, il che gli ha consentito di diventare uno degli attaccanti più forti e desiderati d’Europa.