Kvaratskhelia non rinnova? Per Conte non è più incedibile
Il Napoli ha un problema con Kvicha Kvaratskhelia per il rinnovo del contratto
Quello che era evidente ai più attenti (o a quelli che volevano esserlo), oggi è un dato di fatto. Il Napoli ha un problema con Kvicha Kvaratskhelia per il rinnovo del contratto. Ampiamente prevedibile già dall'estate. Un club come il PSG lo cerca, gli offre 11 milioni netti l'anno, col suo cartellino che sfonda la soglia dei 110 milioni di euro - i quali avrebbero dato respiro alle casse partenopee, già orfane della clausola di Victor Osimhen e dei 160 milioni investiti sul mercato. Oltre, ca van sans dire, gli oltre 20 milioni lordi per Antonio Conte e staff.
Antonio Conte e il rinnovo di Kvaratskhelia
Il tecnico leccese, come ricordiamo tutti, durante la conferenza di presentazione, pose il veto non solo alla sua cessione ma in generale a qualsiasi tipo di trattativa col club transalpino (che avrebbe preso volentieri il pacchetto completo per 200 milioni di euro).
Ieri, durante la solita conferenza pre gara vs.Lecce, lo stesso Conte ha lasciato intendere ben altro. Kvaratskhelia fino a quando è un calciatore del Napoli è tenuto all'impegno massimo per la causa, poi si vedrà. Dichiarazioni che naturalmente stonano con quelle rilasciate in estate.
Il salentino è passato dal "deve restare" al "può andare se l'accordo non lo soddisfa", come riportato da il Corriere della Sera nella sua sezione sportiva. Cambio repentino, quindi, di pensieri e parole sul talento smisurato col 77.
Da Manager a 360 gradi, che si sarebbe occupato anche della luce negli spogliatoi, ad allenatore classico, che si occupa solo di campo. In estate ha avuto un potere decisionale enorme sulla permanenza del georgiano, oggi invece è affare di società e DS. La patata bollente passa ovviamente al Napoli, come è successo per Mario Rui e Victor Osimhen.
Ma torniamo all'esterno napoletano. Kvaratskhelia è un potenziale fuoriclasse, un calciatore che ti riconcilia col pallone sempre più orfano di emozioni e di prodigiose individualità. Ma il calcio, oggi, è uno sport diverso.
Kvaratskhelia a cosa pensi, carriera o conto in banca?
I calciatori, la stragrande maggioranza, mirano ad accrescere il conto corrente e poco importa se ad allenarli sia Antonio Conte o il Lino Banfi cinematografico. È un dato di fatto a cui i club, soprattutto quelli che seguono la filosofia del Napoli, devono necessariamente tenere conto. Partecipare a questo gioco facendo la voce grossa quando in giro per l'Europa ci sono veri e proprio tenori, porta alla nascita di situazioni in cui la terra sotto i piedi trema come ci fosse in atto un forte terremoto. A Napoli ne sappiamo qualcosa, soprattutto dopo il caso Osimhen.
L'ha rifatto Aurelio De Laurentiis. Dopo Elseid Hysaj (ripetiamo, Hysaj), Kalidou Koulibaly, Lorenzo Insigne, Allan (soprattutto Allan) per finire con l'attaccante nigeriano. La speranza di chi scrive è che la situazione si risolva senza intaccare i ritrovati equilibri di spogliatoio e di ambiente. E che l'anno prossimo, qualora l'accordo di rinnovo non si riesca a trovare, il Napoli non viva di nuovo situazioni paradossali come in passato.
Kvaratskhelia è forse l'unico calciatore a cui il Napoli può attingere per guardare con serenità il futuro. Basti vedere l'età media (più di 28 anni) della rosa per capire che questa squadra necessiterà di investimenti su giovani di valore. Perché tutti passano. Quel che resta è il Napoli.