Carlo Alvino: "Basta disinformazione, il Napoli è in regola"

In seguito alla sfrenata fuga di notizie - errate - che vedrebbe un Napoli rinviato a giudizio per falso in bilancio, il giornalista Carlo Alvino ha postato sui social una lunga presa di posizione.
Carlo Alvino: “Calpestato il significato del giornalismo”

Di seguito il lungo comunicato di Alvino su X.
"Una regola fondamentale per fare al meglio il nostro lavoro prevede che il giornalista si informi bene per poi poter a sua volta informare meglio. Da questa mattina la regola è stata calpestata da chi scientemente ha deciso di fare cattiva informazione, palesemente faziosa ed odiosamente anti Napoli. È andato in onda il festival della disinformazione e del pressappochismo, facendo confusione tra ordinamenti. Mi corre l’obbligo di fare un minimo di chiarezza offrendo un contributo sotto il profilo normativo e interpretativo grazie alla preziosa collaborazione dell’avvocato Antonio D’Atri. Cos’è la revocazione ex art. 63 CGS FIGC? Facciamo una premessa: la revocazione è un rimedio giudiziale di carattere eccezionale presente tanto nell’ordinamento generale ordinario che in quello sportivo che, rammento a tutti sono due ordinamenti diversi che possono, legittimamente, condurre a conclusioni diverse giacché tutelano principi e valori dissimili, senza dietrologia dunque, faziosa. Come funziona la revocazione? Per poter essere riformata una decisione già assunta sulla vicenda che condusse al proscioglimento della SSC Napoli e dei soggetti interessati per responsabilità diretta in ben due gradi di giudizio, dovrebbero sussistere elementi nuovi, non conosciuti e non conoscibili all’epoca del prefato procedimento, di rilevanza tale da poter riaprire il menzionato procedimento già definito. In particolare, se è stato omesso l’esame di un fatto decisivo che non si è potuto conoscere nel precedente procedimento, oppure sono sopravvenuti, dopo che la decisione è divenuta inappellabile, fatti nuovi la cui conoscenza avrebbe comportato una diversa pronuncia (Art. 63, comma 4 CGS); se nel precedente procedimento è stato commesso dall’organo giudicante un errore di fatto risultante dagli atti e documenti della causa (Art. 63, comma 5 CGS). Modalità? Impugnazione per revocazione innanzi alla Corte federale di appello, entro 30 (trenta) giorni dalla scoperta del fatto o dal rinvenimento dei documenti a determinate condizioni: La Corte federale di appello sarà, quindi, chiamata a valutare e a pronunciarsi, pregiudizialmente, sulla ammissibilità stessa del ricorso per revocazione, indi per cui è tutt’altro che scontata tanto l’impugnazione quanto la concessione. Conclusioni: Bisogna, quindi, attendere, senza essere faziosi da un lato o dall’altro, diffidando tuttavia di chi emette già sentenze a oggi impossibili per carenza di elementi e confidando in ogni caso, nel fatto che la SSC Napoli di Aurelio De Laurentiis ha sempre agito legittimamente e nel rispetto dei regolamenti. Lo dice la storia!".
Rinvio a giudizio: cosa rischia il Napoli

Il grosso equivoco è sorto in mattinata, quando s'è diffusa a macchia d'olio la voce d'un rinvio a giudizio per la società di De Laurentiis. È vero, il Pm ha richiesto il rinvio a giudizio, ma il Gup non ne ha ancora accettato le richieste. È pura fantasia ipotizzare di già le sanzioni che hanno terrorizzato i tifosi.