Alfredo Pedullà fa il punto sulla questione per il rinnovo di Kvaratskhelia
Alfredo Pedullà, esperto di mercato, attraverso il sito di Sportitalia, ha fatto il punto sulla situazione Kvaratskhelia, mettendo in evidenza ciò che si nasconde dietro il mancato accordo con il Napoli.
Scrive così il noto giornalista
”Khvicha Kvaratskhelia non è un problema nato all’improvviso, ma una storia scandita da mesi. Ha un contratto in scadenza il 30 giugno 2027, questo lo sanno anche i bambini. Ma gli stessi bambini sanno che il ragazzo, grande professionista, non ha dimenticato il trattamento di “secondo piano” dopo lo scudetto conquistato con Spalletti in panchina. Il suo procuratore aveva parcheggiato a Napoli per diverse settimane, aspettava un normale e legittimo aumento dopo essere stato un grande protagonista dell’Impresa. Non l’unico protagonista, ma di sicuro uno dei primi tre. Il parcheggio del procuratore non aveva portato a risultati, gli emolumenti sono rimasti a circa 1,5 milioni a stagione, sinceramente pochi rispetto a quello che avrebbe meritato.
Ora, nella vita si possono fare scelte di ogni tipo e vanno rispettate. Il Napoli ha preferito concentrarsi su Osimhen, gli ha dato il sole e la luna, mettendo in un cantuccio il fenomenale georgiano. Ora la situazione è semplice: come vi ho raccontato qualche settimana fa, la richiesta è di almeno otto milioni a stagione, non si tratta di un risentimento o di un braccio di ferro. Piuttosto di una linea logica, chiara e coerente di chi ritiene di essere stato trascurato quando il sole splendeva in fronte. Kvara può fare lo sconto? Non lo so, ma di sicuro è una questione di principio.
De Laurentiis dice che se Kvara dovesse andar via se ne farebbe una ragione, evidentemente si tratta di una partita di andata e ritorno. Logico questo ragionamento: se guadagni circa 1,5 milioni a stagione, non ti hanno dato un aumento strameritato, qualcuno ti offre sei-sette volte in più, normale essere in una fase di stand-by. Sarà banale, ma per me è vitale: comunque vada, è giusto non alimentare polemiche”.