Serve vincere per mettere tutti a tacere
Si torna in campo dopo soli quattro giorni dalla ripresa infrasettimanale per la lunga sosta mondiale.
Questa volta, occhi puntati al Luigi Ferraris su Sampdoria-Napoli, match delle 18:00 e di non poco conto considerando l’importanza della posta in palio. Obiettivi diametralmente opposti, ma ben chiari alle due avversarie. Da una parte quello di far risultato per assicurarsi i punti della salvezza, dall’altro quello di ricominciare, dopo la prima sconfitta in campionato maturata contro l’Inter, a perseguire quell’ unico obiettivo che porta al risultato che conta.
A Genova mister Spalletti dovrà riscattarsi e molto probabilmente scenderà in campo con un 4-3-3, con un Osimhen in prima punta, apparentemente sottotono a Milano ma pronto a ritornare a fare centro e Kvara, subito a supporto. Mercoledì scorso il pupillo georgiano è sembrato decisamente non al meglio delle sue qualità e prestazioni, ma ci piace pensare che sia giustificato e subordinato all’ infortunio che lo ha costretto ad una lunga pausa fuori dai terreni di gioco. Resta comunque un punto di riferimento e un gran trascinatore.
Ma la disponibilità della rosa e la duttilità dei calciatori lasciano ampi margini di scelta, con la messa in pratica di almeno altri tre moduli: il 4-2-3-1, 4-3-3 e 4-2-4, moduli che potrebbero essere finalizzati conseguentemente alle strategie avversarie.
Non gode di vita facile, invece, la Sampdoria che, con la vittoria contro il Sassuolo nel precedente incontro, lascia alle spalle un vero e proprio bollettino di guerra, con 4 sconfitte consecutive e l’esonero del mister Gianpaolo, con soli 9 punti conquistati da inizio campionato e solo due partite vinte. Uno scenario piuttosto chiaro a Dejan Stankovic che, da nuovo allenatore, dovrà quantomeno ristabilire al meglio dal punto di vista tattico se non vuole ritrovarsi nei meandri della serie cadetta. Per il mister il 4-2-3-1 è sempre stato il modulo più congeniale alle sue idee e contro al Napoli potrebbe trarne i suoi vantaggi per arginare una squadra offensiva e mirata a far risultato.
Sampdoria-Napoli per sancire il verdetto finale
Sampdoria-Napoli per sancire il verdetto finale. Quale? Per i blucerchiati rientrare in careggiata con le dirette concorrenti e per aggiudicarsi i punti che garantirebbero la salvezza, per gli azzurri, invece, il riscatto da un’ultima prestazione sicuramente non entusiasmante e, di certo, ben diversa da quella che siamo stati abituati a vedere. Ora non importa se si affronta una big o una meno blasonata, l’importante è rispondere sempre presenti alla chiamata.
Gennaio come le torture delle gocce cinesi
Di certo gennaio non si è smentito. E’ arrivato puntuale, portando con se il cassone con dentro gli amari sapori. Ora è un sacrifico che tutti devono fare; in campo, mostrando sempre la migliore prestazione possibile, e all’esterno, mettendo a tacere quelle malelingue che vogliono pregiudicare la sana informazione. Il che si voglia, il Napoli deve giocare da “gente di Napoli”, perché col cuore, la determinazione, l’adattamento alle situazioni difficili che si portano a casa risultati importanti.
Solo stasera, a valle del match, potremmo conoscere il verdetto finale e se quel cassone potrà essere chiuso e rispedito al mittente.