Matchday in casa Napoli, questa sera al Via del Mare i giocatori di Spalletti affronteranno il Lecce per provare a ritrovare la vittoria in un match che può essere importante e influire anche in chiave Champions League, inoltre alla luce dello scontro diretto tra Lazio e Juventus, questa sfida può rappresentare la definitiva conferma del primato in classifica. Andiamo a vedere quali sono le pedine fondamentali schierate in campo da Baroni.

In fase difensiva il nome che spicca è quello di Federico Baschirotto, difensore centrale classe 1996, è finora tra le sorprese più liete del nostro campionato, giocatore forte fisicamente, con ottimi tempi in area di rigore avversaria, per lui infatti già 3 reti stagionali, riferimento anche in impostazione, infatti dai suoi piedi passano circa 50 palloni di media, con una precisione del 73%, 85% nella propria metà campo, per caratteristiche può giocare sia a destra che a sinistra nei due centrali difensivi, quest’anno all’occorrenza ha giocato alcuni minuti anche davanti la difesa. Ed è proprio la fase difensiva ad impressionare, 5.3 salvataggi di media, 0.2 i dribbling subiti, 56% i contrasti vinti, 56% a terra e 57% nei duelli aerei, a sottolineare per via del suo fisico e dei tempi di chiusura quanto sia difficile superarlo nell’uno contro uno.

Spostandoci a centrocampo, il giocatore più importante e di cui Baroni non può fare a meno, è Hjulmand, il danese nasce da mediano, ma in questa stagione pare aver trovato la sua dimensione da perno centrale nel centrocampo a 3, le caratteristiche principali, data anche la fisicità, sono i duelli aerei, un ottimo senso della posizione e grandi letture non solo in fase difensiva, ma anche in manovra, infatti è diventato un giocatore in grado anche di costruire l’azione dal basso, per lui 4 assist, 50 tocchi di media, 3 grandi opportunità create e circa 1 passaggio decisivo a partita, 78% la precisione sui passaggi, 87% nella propria metà campo e 71% nella metà campo avversaria, dato comunque più alto della media di squadra (61%), a conferma di come nonostante non sia coinvolto negli ultimi 15 metri (0.3 conclusioni di media) sia comunque importante per creare spazi ai compagni e dare profondità al gioco. In difesa numeri importanti, 2.3 recuperi di media, 2.7 contrasti, 0.8 dribbling subiti, 1.8 salvataggi, 57% i contrasti vinti, 55% a terra e 62% di testa, difficile duellare con lui nel gioco aereo data la stazza fisica. Punto a sfavore riguarda la condotta, 2 falli di media, 1 rigore causato, 7 ammonizioni e 1 espulsione, dati comunque comprensibili visto il gioco di sacrificio che offre per la squadra.

In fase offensiva il nome su cui fare maggiore attenzione è quello di Strefezza, l’esterno brasiliano assume grande importanza nello schema tattico di Baroni grazie oltre alle doti tecniche, alla grande duttilità, infatti può giocare sia esterno alto o trequartista e sia esterno in un centrocampo a 4 o a 5, questo permette all’allenatore di poter cambiare in fase difensiva, ed infatti i salentini difendono abitualmente con il 451, con Strefezza esterno di centrocampo. Le caratteristiche principali sono la grande tecnica in particolare nello stretto, gli ottimi tempi di inserimento e inoltre è un giocatore molto pericoloso da fuori area, dotato infatti di un gran tiro dalla distanza. Finora, capocannoniere del Lecce, ha siglato 7 reti in 26 presenze, 3.89 il dato sugli xG, 1.9 le conclusioni, il brasiliano non è il classico esterno finalizzatore ma è molto coinvolto nella manovra offensiva, 42 tocchi di media infatti, 1 assist e 3 grandi opportunità create, 1.2 i passaggi decisivi, 68% la precisione, 59% sulla trequarti, 43% i dribbling riusciti con 15.7 possessi persi.