Neres ko, il Napoli si affida al suo nuovo leader: Romelu Lukaku

La Gazzetta dello Sport analizza le insidie della gara di domani che vedrà sfidarsi il Monza ed il Napoli.
Stop per Neres: ora tocca a Lukaku
“Mica colpa dell’universo-calcio se, pur standosene a migliaia di chilometri di distanza, Khvicha Kvaratskhelia ondeggi intorno a Castel Volturno, sopra o dentro non fa differenza. Ed è pure superfluo ridurla a dietrologia allo stato puro, perché mentre Monza-Napoli sta per cominciare, e David Neres entra dritto in infermeria con un «risentimento muscolare», è scontato ripensare a quei giorni in cui, beatamente sospeso nella sua idea, Antonio Conte poteva starsene adagiato su dribbling e fantasia tra la Georgia e il Brasile: ma ormai il 17 gennaio è lontano, un tempo sospeso ch’è volato via, e quando il gioco s’è fatto duro, conviene mettersi ancora e seriamente a puntare su Romelu Lukaku. Chi, se non lui, dodici gol e dieci assist? Chi se non quell’omone grande e grosso capace di spostare i problemi da solo, un tocco per McTominay e via; una rasoiata alla giugulare dell’Empoli; e poi, per chiuderla, anche un altro assist per mister Scott?

La genialità, fino a tre mesi fa, è rimasta confinata su quella fascia, la sinistra, dove adesso non nasce più l’erba (o quasi): e però avendo provato per una settimana intera il 4-3-3, si procederà senza alterazioni, sistemandoci Spinazzola come a Firenze e chiedendo a Lukaku d’essere non solo la boa per gli inserimenti dei centrocampisti ma anche la zattera dei propri sogni, in una partita che mette di fronte due avversarie separate da 53 punti, con la miglior difesa che sfida il terzultimo attacco e con Lukaku ch’è caldo.
Lukaku: il leader che deve trascinare il Napoli
Non è (ancora) il momento di perdersi in rimpianti, non ora che mancano sei partite alla fine e tutto può ancora clamorosamente succedere: quindi, a te Romelu, «figlioccio» di Conte, il braccio armato per «andare in guerra con tutti i suoi uomini», però capeggiati da un attaccante che ha una carriera in cui specchiarsi, quattrocento due reti e desideri realizzati spesso e volentieri. Monza-Napoli diventa sua, una specie di manifesto per opporsi al destino, un po’ cinico e baro, che sottrae a Conte di nuovo Neres, appena rientrato dalla «lesione distrattiva del semimembranoso della coscia sinistra» che gli è costata 49 giorni da spettatore e tre partite (con il Milan, il Bologna e l’Empoli) in chiaroscuro.
Tutti assieme Ma questa settimana Santa può diventare lo spartiacque della stagione, può orientarla in un senso o nell’altro, e comunque è vietato sbagliare a Monza per mettere addosso all’Inter, che poi gioca a Bologna, tutta la pressione che può servire. E sarà per questo, per dare ulteriore senso e forza al gruppo, a Monza sono andati anche Buongiorno e Juan Jesus, infortunati, che se ne staranno in tribuna con Neres, a guardarsi Lukaku.