Scommesse, Corona contro Spalletti: “È facile attaccarmi per la mia esuberanza e la mia visibilità”
Il caso scommesse scoppiato qualche giorno fa sembra destinato a generare sempre più polemiche. Non solo, infatti, hanno destato scandalo di per sé i nomi dei calciatori coinvolti, ma anche Fabrizio Corona, colui che ha lanciato lo scoop, è diventato oggetto di critiche e attacchi (come accade sempre quando si tratta di episodi che riguardano la sua persona). L’ex paparazzo, infatti, è stato oggetto di alcune dichiarazioni del CT della Nazionale Luciano Spalletti che, nella conferenza prima del match con Malta, aveva messo in guardia i calciatori da presunti approfittatori.
E proprio Corona ha replicato all’ex tecnico del Napoli sul suo canale Telegram: «Spalletti è entrato come parte in causa per proteggere il suo lavoro dalla destabilizzazione che deve aver procurato l’arrivo della Procura a Coverciano. Il suo giudizio credo si fondi in parte sui miei trascorsi nel mondo del calcio – Coco, Adriano, Trezeguet – e in parte sul fatto che nelle storie Instagram e sugli articoli pubblicati viene parecchio enfatizzato il mio comportamento e il mio compiacimento per i risultati del mio scoop in termini di visibilità e di danaro potenziale».
Ha proseguito poi Corona: «Pasqualetto ha costruito il suo articolo su “Il Fatto” ha portato il sito (Dillingernews, ndr) al valore di un milione. La mia esuberanza e autoreferenzialità facilitano le parti in causa e i miei detrattori a spostare il focus dalla notizia in sé a colui che dà la notizia e quindi viene gettato fango su di me perché, paternalisticamente, i calciatori non sono più atleti professionisti, ma ragazzini fragili e da proteggere, poverini, dalla loro ricchezza». E intanto, alle 19:30, è stato annunciato che sarà pubblicata la seconda parte della replica a Spalletti.