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Roberto Saviano
Roberto Saviano

Un nuovo romanzo e un nuovo editore: Roberto Saviano tornerà in libreria a maggio del prossimo anno con L’amore mio non muore per Einaudi Stile libero. Lo scrittore rientra dunque nel gruppo di Segrate che, con il marchio Mondadori, aveva dato alle stampe il suo esordio, Gomorra, nel 2006, quando aveva 26 anni. Da allora Saviano ha pubblicato con diversi editori, da Feltrinelli (ZeroZeroZero, La paranza dei bambini, Bacio feroce), a Bompiani (Solo è il coraggio) per cui ha anche curato la collana Munizioni, a Fuoriscena, da cui quest’anno è uscito Noi due ci apparteniamo. Con Einaudi Stile libero non è la prima volta: del 2010 è La parola contro la camorra (con dvd).

Gomorra, che ha venduto nel mondo dieci milioni di copie ed è stato tradotto in 52 lingue (sottotitolo: Viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorra) entrerà, come gli altri titoli dello scrittore, nel catalogo dello Struzzo. Verrà riedito da Einaudi, in prossimità del ventennale, con una nuova introduzione in cui Saviano ripercorre la storia di un bestseller che ha avuto significative ricadute sulla sua vita (da allora è sotto scorta) ma anche nella società e nella cultura italiane.

Con L’amore mio non muore Saviano torna a occuparsi di una tragica storia di criminalità organizzata, questa volta legata alla ’ndrangheta: quella di Rossella Casini, studentessa fiorentina, scomparsa a Palmi (Reggio Calabria) il 22 febbraio 1981, a 24 anni. “Ho incontrato questa storia — spiega Saviano al “Corriere”molti anni fa. Ho iniziato a inseguirla, mi ha tormentato, e ora ho deciso di raccontarla. Di raccontare quel che è accaduto a una ragazza ammazzata nel più feroce dei modi, una ragazza di cui non abbiamo che una foto, una sola. Il suo corpo non è mai stato ritrovato e i colpevoli dell’omicidio non sono mai stati condannati. È una storia senza giustizia, che ho deciso di far rivivere attraverso il romanzo”.

Roberto Saviano
Roberto Saviano (Aostaoggi.it)

Come recita la targa commemorativa posta sulla sua abitazione fiorentina, Rossella “per amore infranse la regola criminale del silenzio” firmando così la sua condanna. Studia Pedagogia all’Università di Firenze, quando si innamora di uno studente calabrese, Francesco Frisina. Rossella scopre che la famiglia di Francesco è affiliata a una ’ndrina di Palmi quando il padre del ragazzo viene ucciso da due killer del clan rivale. Anche Francesco rimane ferito gravemente durante una spedizione punitiva. Rossella lo convince a collaborare con i magistrati e racconta lei stessa alla procura di Firenze che cosa ha visto nei suoi viaggi in Calabria. La famiglia convince Francesco a ritrattare, ma Rossella non si rassegna e continua a fare la spola tra Firenze e la Calabria. Il 22 febbraio 1981 telefona al padre dicendogli che sarebbe rientrata presto a Firenze, poi sparisce. Il corpo non è mai stato ritrovato. Il processo d’appello si è chiuso con l’assoluzione di tutti gli imputati per insufficienza di prove.

Saviano spiega la scelta del romanzo: “Soltanto così potevo disegnare le scelte e restituire il coraggio di una giovanissima toscana persuasa di poter fermare una faida di ’ndrangheta in nome dell’amore; animata dall’illusione di mutare il corso degli eventi avendo come unica risorsa il voler bene”.

Quella di Rossella, però, precisa Saviano, non può essere scambiata per una storia di ingenuità: al contrario “è una scelta di fede. Di fede nel “congegno” dell’amore, a cui affida ogni possibilità di salvezza. La sua fede verrà infranta, spezzata, tradita. Ma la verità che custodiva rimarrà intatta”.


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