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Beppe Marotta, presidente dell’Inter
Beppe Marotta, presidente dell’Inter

Nella settimana che ci porta alla partita scudetto, entrambe le squadre sono impegnate da rogne che potrebbero pregiudicarne la serenità, ma per motivi molto differenti.

Napoli-Inter: assenze pesanti in vista del match

Mentre mister Conte è alle prese con diverse defezioni che hanno decimato la rosa e costretto agli straordinari l’infermeria di Castelvolturno; il presidente dell’Inter Beppe Marotta è impegnato a destreggiarsi - come da consuetudine da inizio stagione - con l’ennesima querelle che ha coinvolto il mondo nerazzurro.

Anche l’Inter dovrà far fronte a un’assenza pesante, ma non in campo, bensì nel suo Consiglio d’Amministrazione. Amedeo Carassai, consigliere del club del Biscione, si è dimesso proprio a poche ore da una controversia che stava per coinvolgere lui ed il suo club. Bella coincidenza, non è vero?

Lo stesso Carassai, infatti, oltre al ruolo di rilievo nella società nerazzurra, è anche amministratore della società di investimento Piomo - con sede in Uruguay - che, nel luglio 2021, è diventata controllante col 91,7% del capitale dell'italiana Microgame, azienda attiva nel settore gaming e scommesse.

Carassai-Inter: cosa dice l’articolo 24 CGS

Un bel conflitto di interessi, non trovate? Un membro del CdA della capolista di Serie A che nel mentre amministra una società con forti interessi nel mondo delle scommesse. Questa situazione è così differente da quella che ha coinvolto i calciatori di Milan e Juventus, Sandro Tonali e Nicolò Fagioli? I quali sono stati squalificati, rispettivamente, per 10 e 7 mesi. Certo, Carassai non avrebbe scommesso, ma avrebbe interessi diretti con il “banco”; difficile pensare che i due ruoli ricoperti dall’ex Inter non siano in contrasto tra loro. Tra l’altro, la casistica in questione è regolamentata dall’articolo 24 comma 1 della giustizia sportiva:

Ai soggetti dell'ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA.

Mentre per quanto riguarda il club, può tornarci utile il comma 4 dello stesso articolo:

Se, per la violazione del divieto di cui ai commi 1 e 2, viene accertata la responsabilità diretta della società ai sensi dell’art. 6, comma 1, il fatto è punito con l’applicazione, anche congiuntamente in relazione alle circostanze e alla gravità del fatto, delle sanzioni di cui all'art. 8, comma 1, lettere g), h), i), l).

Nel frattempo, Beppe Marotta, incalzato dall’inviato de “Le Iene” Filippo Roma, ha agilmente dribblato la domanda, dichiarandosi non informato sulla vicenda. Ovviamente le responsabilità oggettive del club sarebbero tutte da accertare.

I principali organi di informazione non dovrebbero approfondire come fatto per altre vicende analoghe? È evidente che a certe notizie sia riservata più attenzione mediatica, ma cosa rende una notizia più meritevole di altre? Ai lettori l’ardua sentenza. Ah, mi raccomando, si dispensa dai retropensieri…


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