Juventus-Napoli, ripartire dopo la delusione Champions. Discorso Spalletti-Di Lorenzo alla ripresa degli allenamenti: obiettivo comune per tutto il gruppo, chiudere il discorso scudetto nel più breve tempo possibile. C’è fiducia in vista di Torino. La sconfitta della Lazio ha acceso ancor la partita di stasera: i bianconeri - con una vittoria - potrebbero balzare al secondo posto superando proprio i biancocelesti (in attesa di vicende extracalcistiche future). Il segno 2 - invece - porterebbe gli azzurri ad un soffio dal tricolore.

La gara in programma all’Allianz Stadium potrebbe rivelarsi simile a quella dell’andata: possesso palla e pallino del gioco perennemente in mano agli azzurri, blocco squadra basso e compatto, cross e ripartenze – invece - per i bianconeri. Allegri ha avuto pochissimo tempo per preparare il match, vista la trasferta di Europa League contro lo Sporting Lisbona. Possibili delle variazioni nell’undici titolare. Recuperare le fatiche fisiche e mentali, in soli due giorni, non è sempre facile. Inoltre c’è da pensare anche alla semifinale di ritorno (Coppa Italia) contro l’Inter, in programma mercoledì prossimo.

Probabile difesa a tre per i padroni di casa. Dubbio Bremer in mezzo, se non dovesse recuperare pronti uno tra Bonucci e Rugani. Gatti dovrebbe agire sul centro-destra, ballottaggio Danilo-Alex Sandro per l’ultimo posto disponibile. Il primo è favorito, calciatore importante – tra l’altro – anche in fase di prima costruzione. Centrocampo a cinque con Kostic (attenzione al suo sinistro), Rabiot, Locatelli e Fagioli sicuri del posto. Cuadrado (squalificato per l’Inter) e De Sciglio si contenderanno la titolarità sulla corsia di destra. Puntando sull’italiano, si avrebbero più possibilità di limitare Kvaratskhelia con raddoppi sistematici, scelta attuata anche dal Milan nel triplo match. In attacco non si hanno certezze: la scelta potrebbe ricadere sul duo “pesante” Milik-Vlahovic. In tal caso, l’ex Napoli sarebbe il prescelto per abbassarsi sulla linea di centrocampo, per fare gioco o aprire sugli esterni. Allegri è un tecnico molto astuto nel leggere le partite, quindi potrebbe decidere di conservare le due frecce Chiesa e Di Maria (anche lui bravo a partire da dietro sul centro-destra) in vista del secondo tempo. Velocità, strappi, lanci improvvisi ed immensa tecnica le armi da utilizzare a gara in corso, nella speranza di trovare un Napoli in calo fisico. Tuttavia, Allegri potrebbe anche decidere di puntare su una punta fisica, accompagnata proprio dal Fideo.

Scelte quasi obbligate per il Napoli di Luciano Spalletti, viste le defezioni di Mario Rui e Politano, che vanno ad aggiungersi a quella di Simeone. In difesa, Di Lorenzo, Kim e Olivera certi del posto. Rrahmani ha svolto tutta la rifinitura, è stato convocato e potrebbe scendere in campo. Se non dovesse farcela, Juan Jesus favorito per affiancare il sudcoreano, ma occhio alla sorpresa Ostigard. Lobotka-Anguissa-Zielinski il terzetto di centrocampo. Osimhen-Kvaratskhelia in attacco. Piccolo ballottaggio sulla destra tra Lozano (favorito) ed Elmas. Il tecnico azzurro potrebbe optare per il macedone, per motivi tattici e qualora decidesse di avere un cambio offensivo in più – da sfruttare a gara in corso - oltre Raspadori.

Il canovaccio del match sarà il solito. La Juventus lascerà il campo e ci proverà con le ripartenze, il Napoli proverà a dominare con il possesso palla veloce, con la costruzione tra i due centrali (insieme a Lobotka) e con possibilità di uscita sui due terzini, che si posizioneranno più stretti ed interni il campo. Probabilmente Spalletti preparerà la partita in funzione di Victor Osimhen. Il nigeriano avrà bisogno di più rifornimenti e di calciatori vicini a lui per sviluppare le azioni di attacco. Da qui nasce l’idea Elmas, molto bravo a tagliare verso il campo ed a posizionarsi tra le linee. Nel secondo tempo del match di andata fece benissimo. Lo stesso Kvaratskhelia potrebbe inserirsi più centralmente. Così come i due terzini. Fondamentali saranno – inoltre – i movimenti di Zielinski (soprattutto) ed Anguissa, per attirare fuori posizione i due braccetti bianconeri e concedere più spazi al nove azzurro. La Juventus si difenderà con la linea difensiva bassa, come da tradizione. Pochi spazi – quindi - per gli attacchi alla profondità di Osimhen. I compagni dovranno essere rapidi nel servirlo con dei lanci lunghi, subito dopo aver interrotto un’azione offensiva bianconera, o per un pallone perso, quando ci sarà la presenza di più calciatori (soprattutto i due quinti di centrocampo, non allineati con il terzetto difensivo) fuori posizione nella metà campo azzurra.

Analisi palle inattive. I bianconeri difendono in due modi diversi, a seconda del posizionamento degli avversari. La prima situazione sarà con sette uomini in area piccola, se gli azzurri (Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Osimhen, Anguissa) decideranno di piazzarsi in quella porzione di campo. Di conseguenza ci sarà più libertà dal limite dell’area di rigore. La seconda ipotesi a difesa della porta (5+3) – invece - lascerà più spazi agli uomini appostati in zona dischetto di rigore: Osimhen-Kim-Rrahmani, nel caso del Napoli.

Un po' di mercato

Vicinissimo il rinnovo di Rrahmani. L’entourage del difensore kosovaro è stato già in città la settimana scorsa (ha assistito alle gare con Verona e Milan) per ratificare gli ultimi accordi e stilare la bozza del nuovo contratto. L’incontro di venerdì è servito per ufficializzare il tutto. L’ex Verona prolungherà fino al 2027, con opzione per un ulteriore anno. La firma può arrivare in qualsiasi momento, l’operazione è da considerarsi conclusa. Deciderà la società quando annunciarla pubblicamente.

Thiago Almada, nome accostato con insistenza nelle ultime ore. Fantasioso centrocampista argentino 21enne dell’Atlanta United, da tempo nei radar di Giuntoli e dello scouting. Al momento non ci risulta una trattativa in fase avanzata per il trasferimento in azzurro.

Che sia un depistaggio? Chi vivrà, vedrà.


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