Non è una fase semplice per il movimento Rigenera Campania, che attende da ormai cinque mesi che la sua legge regionale di iniziativa popolare essere sia discussa dal Consiglio Regionale, forte delle oltre tredicimila firme raccolte e del sostegno degli otto Comuni che, superando la popolazione residente totale di quarantamila abitanti, dovrebbe imporre da Statuto la calendarizzazione del testo. Purtroppo, però, né dalle parti di Palazzo Santa Lucia, né, naturalmente, nella sede al Centro Direzionale tira ria di inversione di marcia rispetto alle scelte sin qui compiute.

Ecco, allora, che il movimento Rigenera cerca spiragli di agibilità politica e per questo il comitato promotore della campagna ha deciso di fare un insospettabile ricorso al Comune di Napoli, unico interlocutore possibile per il momento che si sta vivendo. Capeggiato da Emma Buondonno, docente di Architettura presso la “Federico II”, Francesco Escalona, ex Direttore del Parco dei Campi Flegrei, e da Gianfraco Nappi (ex deputato, da sempre attento alle questioni dell'agricoltura).

Rigenera in Consiglio Comunale: chi era all'incontro

Oltre alla già citate figure, erano presenti per il Comune, invece, i consiglieri Rosario Andreozzi e Massimo Cilenti. Nonostante i tanti sforzi profusi per fare sì che la raccolta firme arrivasse all'obbiettivo e che avesse eco mediatica, infatti, non sempre si è riusciti ad avere una performance adeguata e il caso di Nobili città, praticamente, aiuta successivamente a chiarirlo.

Si è discusso e anche tantissimo dei progetti di trasformazione urbana - se non urbanistica tout court -, che vede coinvolta l'ex NATO di Bologna, la Stazione Marittima e il Parco di Napoli Est, che stavo quasi per trasformare in un mio pigiama a righe con una connessione. Ma su questo, purtroppo, non c'è stata grande impegno da parte della maggioranza consiliare. Insomma, per Rigenera è stata quella sostanza ti aiuta a interpretare.


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