Il quotidiano Libero il giorno di San Valentino ha celebrato l'amore dedicando un articolo a Jakub Jankto dal titolo "Arriva a fine carriera e si ricorda che è gay" con il sottotitolo: "Jakub Jankto fa outing".

Non sappiamo chi sia l'autore dell'articolo del quotidiano cartaceo diretto da Alessandro Sallusti perché non siamo soliti acquistarlo e non inizieremo certo adesso. Lo stralcio della pagina è comunque comparso sui social.

Al di là della penosa tesi proposta dal titolo, consiglieremmo comunque a Sallusti di controllare meglio i pezzi dei suoi giornalisti perché nelle due frasi appena citate vi sono ben due errori.

Il primo è davvero banale: Jankto non è a fine carriera. Il calciatore, ex Udinese e Sampdoria – segnò anche contro il Napoli in una giornata non banale, la 33° del 2017-2018 quando il Napoli, vincendo in rimonta contro l'Udinese e approfittando del passo falso della Juventus a Crotone, ridusse il distacco a -4 proprio alla vigilia di quel Juventus-Napoli con gol di Koulibaly – ha appena 27 anni. Adesso è tornato in Patria, gioca nello Sparta Praga e la sua ultima presenza nella nazionale ceca risale a giugno scorso.

Il secondo errore è da matita blu e marca la differenza tra due espressioni che, specie per chi appartiene alla comunità LGBT (usiamo l'acronimo più riconosciuto), è molto importante.

Quando un soggetto compie volontariamente e quasi sempre a valle di un percorso interiore l'azione di rivelare pubblicamente il proprio orientamento sessuale si denomina "coming out", ovvero venir fuori, ed è proprio ciò che ha fatto Jankto.

Ciò che viene scritto da Libero nella premessa del titolo è outing, che invece è un atto in cui, spesso, la persona non è soggetto bensì oggetto della rivelazione. In parole povere outing è quando viene rivelato l'orientamento di un'altra persona, con tutte le conseguenze che questa potrebbe subire nel veder resa pubblica una propria scelta personale senza il suo consenso. Come se un calciatore avesse detto "Io sono gay e lo è anche Jankto" senza che quest'ultimo fosse d'accordo.

Sarebbe bello che almeno i giornalisti che scrivono su carta stampata imparassero il linguaggio che si evolve ogni giorno, tuttavia sappiamo che da Libero, la testata dal nome più ossimorico di tutte e che pochi anni fa scrisse un titolo dalla raffinata analisi economica: "Calano fatturato e PIL ma aumentano i gay", non possiamo aspettarci molto di più.

Mettiamola così: Libero, una volta di più, ha fatto coming out della propria ignoranza.