"Del Piero alla guida della FIGC? L'ipotesi che agita il calcio italiano"

La possibile candidatura di Alessandro Del Piero alla presidenza della FIGC sta scuotendo il panorama calcistico italiano. La figura dell'ex capitano della Juventus è percepita come carismatica e unificatrice, capace di mettere d'accordo tifosi e addetti ai lavori, ma anche di attrarre consensi trasversali. 

Tuttavia, questo scenario è ancora in fase embrionale, con molte incognite politiche e personali.

I protagonisti e gli schieramenti

• Gabriele Gravina, presidente in carica della FIGC, sembra non temere l'eventualità di un confronto con Del Piero. Gravina si mostra sicuro del proprio consenso, forte del sostegno delle componenti federali che, secondo lui, gli garantirebbero una rielezione.
• Del Piero, d'altra parte, non ha ancora confermato l'intenzione di candidarsi, mantenendo un profilo basso ma lasciando trasparire una certa apertura all'idea. Il sostegno di presidenti influenti di Serie A come Cairo (Torino), Lotito (Lazio), De Laurentiis (Napoli) e Setti (Verona) potrebbe costituire una spinta decisiva.

Le criticità

1. Aspetti economici: Del Piero, tra le collaborazioni televisive con Sky e i contratti di sponsorizzazione, guadagna attualmente cifre ben superiori ai 240 mila euro annui che spettano al presidente della FIGC. La scelta rappresenterebbe quindi un sacrificio finanziario non indifferente.
2. Vita personale e logistica: Vivendo tra Madrid e Torino, accettare un ruolo così impegnativo con sede a Roma richiederebbe un significativo cambio di stile di vita.
3. Lo scenario politico: Gravina non sembra disposto a farsi da parte, nonostante le vicende giudiziarie che lo riguardano. Del Piero dovrebbe quindi affrontare una campagna elettorale complessa, contro un avversario ben radicato.

Conclusioni

La candidatura di Del Piero, se confermata, potrebbe rappresentare una ventata d'aria fresca per il calcio italiano, ma il passaggio da simbolo sportivo a leader politico-sportivo non è privo di ostacoli. Resta da capire se il consenso attorno al suo nome si tradurrà in un'alleanza politica solida e, soprattutto, se lo stesso Del Piero sarà disposto a rinunciare alla sua attuale vita per accettare questa sfida storica.