Era partita in pompa magna, con l’inaugurazione in un bagno di folla nei mega spazi del locale nella Galleria Umberto.

Inaugurazione top e permessi insufficienti per “esercizio di vicinato” anziché per un locale di mille metri quadrati a due piani, in uno spazio all’interno di un bene monumentale sito Unesco.

Così, nemmeno 24 ore dopo, la chiusura improvvisa.

Sono passati due mesi e due giorni dalla chiusura della libreria Mondadori, una ferita per la rinascita della Galleria e per l’ambiente culturale cittadino.

Conclusi i lavori di adeguamento, ieri è stata presentata la relazione finale agli uffici della polizia municipale, l’iter potrebbe avviarsi a conclusione nei prossimi giorni.

Il gruppo editoriale di Segrate ha presentato la richiesta per l’autorizzazione ad una media struttura commerciale.

Restano da verificare i parametri stabiliti dalla normativa regionale, come l’esistenza di posti auto per il parcheggio o la presenza di una convenzione con eventuali garage.

Serviranno quindi alcuni giorni per le verifiche di tali requisiti poi si procederà con l’iter.

Saranno gli uffici del comando della Municipale di Chiaia, guidati da Bruno Santoro, a dover esaminare le modifiche richieste ai gestori del locale, poi la Asl dovrà dare parere e la palla passerà al Suap, l’ufficio autorizzazioni del Comune.

Immagine tratta dal sito www.fanpage.it

Il tavolo tecnico sarà la tappa finale per la concessione della licenza.

Solo allora si potrà ricominciare a parlare di apertura.

Nessuno scommette su una data ma se tutto va bene, il prossimo fine settimana le porte della libreria potrebbero riaprire.

Per ora, in vetrina restano intatti i libri, dallo scorso 17 maggio nulla è cambiato.

A fianco, lavorano senza sosta da Starbuck’s, aperto una settimana dopo Mondadori.

"Anche per noi è stata un’odissea – sorride una commessa al banco – abbiamo girato 9 mesi per l’Italia perché a Napoli non riuscivano ad aprire, questione di permessi."

È la storia di un’odissea quella del Mondadori store.

Lo scorso dicembre, a poche settimane dall’inaugurazione, scattano i sigilli: non ci sono i permessi della Soprintendenza per i lavori, emerge la macchia di “abuso edilizio” subito scatta la procedura di sanatoria ma intanto i lavori si bloccano, tutto rinviato.

La campagna promozionale recitava, intanto: “Vieni a passare il Natale da noi”.

Cantiere chiuso fino a marzo, poi l’apertura a metà maggio.

Nemmeno 24 ore e un altro stop.

La storia si ripete, ancora una volta.

L’impianto antincendio deve essere adeguato all’esercizio di “media quadratura”, si devono rifare i permessi daccapo, a partire dalla Scia per un locale di quadratura di mille metri e due piani, fino alle autorizzazioni per la “bookbuvette” sospesa pochi minuti dopo il taglio del nastro e per i tavolini dell’area bar per la lettura all’aperto, sui pavimenti della Galeria, dove è in corso il restauro.

Insomma all’apertura sembrava mancare tutto agli agenti giunti nel locale per i controlli.

Nei locali, finemente ristrutturati, con 18 dipendenti da far tornare al lavoro, si contano 148mila volumi dai grandi classici ai best seller fino all’a- rea We are Junior che include libri per bambini, giochi didattici e fiabe illustrate al reparto manga e fumetti “Just Comics”.

All’interno, c’è anche lo spazio cinema e cd, il tavolo per il co-working per chi cerca ambienti dove lavorare, con le prese per caricare i telefonini e il wi-fi, la “camera del silenzio”, dove leggere comoda- mente appartati e tanti angoli con sedute comode per leggere.

Poi, lo spazio eventi”, l’area per le enodegustazioni e la bella vetrata sul Salone Margherita, lo storico café-chantant, espressione della Belle Époque napoletana.

Un avamposto importante per il panorama culturale citta- dino, atteso da tempo per “risvegliare” la Galleria Umberto, migliorandone la frequentazione, obiettivo della rinascita di cui si discute da tempo.


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