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Antonio Conte in versione Clint Eastwood
Antonio Conte in versione Clint Eastwood

Io dormirò tranquillo, perché il mio peggior nemico veglierà su di me.

Premessa: quando si accosta la parola “Juventus” alla lotta scudetto non è mai una buona notizia per le avversarie, men che meno per il Napoli. Il passato recente (2017-18) ha dimostrato più volte come una lotta punto a punto con i bianconeri termina sempre con lo stesso esito, e non solo per meriti sportivi, per usare un eufemismo. Non siamo gli unici ad aver pagato dazio, chiaramente, e non è la prima volta nemmeno che i bianconeri riescano a vincere una lotta a tre. Il famoso “5 maggio” 2002, momento forse più alto della depressione interista, con la squadra di Héctor Cúper che – dopo aver avuto un vantaggio anche di 9 punti a poche giornate dalla fine – all'ultima venne scavalcata anche dalla Roma, oltre che dai bianconeri, è a testimonianza di ciò. 

BENVENUTO NELLA LOTTA SCUDETTO, THIAGO MOTTA

Tuttavia, in questo specifico momento e campionato, non sarebbe affatto un male. 

Già, perché anche sabato scorso abbiamo avuto un assaggio di cosa potrebbe essere confrontarsi con una potenza del nord nella lotta scudetto, che questa si chiami Juventus, Inter o Milan (ricordate il primo anno di Spalletti? Napoli Milan match per la vetta rigore negato ad Osimhen). Dunque, come arginare questo handicap di potere che da sempre ci azzoppa nelle volate finali?

La risposta ce la fornisce Clint Eastwood nel film western forse più popolare della storia del cinema.

Il Biondo, ridotto in pessime condizioni perché costretto dal Tuco ad attraversare il deserto senz’acqua e sotto il sole cocente, è invitato da quest’ultimo a rivelare la sua parte di segreto che conduce al bottino, i famosi duecentomila dollari che rappresentano il Mcguffin del film.

Ed è lì che il personaggio di Eastwood pronuncia una delle battute più intelligenti della pellicola, che fa da esergo a quest’articolo, talmente perfetta da meritare la sottolineatura dell’indimenticabile colonna sonora di Morricone.

Il triello finale tra il Buono, il Brutto e il Cattivo nell'omonimo film.

IL NEMICO DEL MIO NEMICO È MIO AMICO

Ecco, Antonio Conte e il Napoli rappresentano il Biondo (o il Buono): possono stare un pizzico più tranquilli perché,  in una eventuale lotta a tre, saranno gli altri due componenti del triello – Inter e Juventus, scegliete voi a chi assegnare la parte del brutto e a chi quella del cattivo – a guardarsi a vicenda e a tambureggiare con i loro relativi house organ in caso di favore arbitrale per questa o l’altra squadra.

Cchiù simm e cchiù bell parimm, insomma, come si dice alle nostre latitudini.

Ben venga dunque la Juventus nella lotta scudetto, l’aspettiamo per il triello finale. 

Chi fu a vincerlo nel film di Sergio Leone?


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