Cresce la produzione della Panda a Pomigliano d'Arco ma non scompare la cassa integrazione.

E' ancora polemica intorno allo stabilimento napoletano simbolo dell'automotive.

"Nella giornata di ieri, 26 agosto, la direzione aziendale dello stabilimento G.B. Vico di Pomigliano d'Arco ha informato le Rsa di un aumento di produzione sul modello Panda, che passa da 305 vetture turno al giorno a 395. Contestualmente, per il modello Alfa Romeo Tonale, lo scenario è completamente diverso. L'azienda, infatti, ha comunicato una riduzione della produzione: da 200 vetture turno al giorno si scende a 150".

A darne notizia sono Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Napoli, e Mario Di Costanzo, responsabile settore automotive Fiom Napoli.

Il Sole 24 ORE

Quindi se da un lato cresce il numero di Panda, diminuisce quello della Tonale.

Una decisione che per i sindacalisti è stata prese per giustificare ancora gli ammortizzatori sociali: "Secondo Stellantis - affermano - la differenziazione della produzione dei due modelli consente di ricorrere alla cassa integrazione per i cinque venerdì del prossimo mese di settembre. Tale scelta fa comprendere chiaramente il modus operandi della direzione aziendale che, a fronte di un aumento di produzione sul modello Panda, fa ulteriore efficienza utilizzando gli ammortizzatori sociali per tutte le lavoratrici ed i lavoratori del GB. Vico".

Per Cristiani e Di Costanzo "quanto accade allo stabilimento di Pomigliano conferma, ancora una volta che, da parte del governo, non è più rinviabile una convocazione dell'amministratore delegato. La gestione per cui si socializzano le perdite e si privatizzano i profitti non è più accettabile. Carlos Tavares da un lato continua a rilasciare dichiarazioni rassicuranti in merito alla tenuta occupazionale degli stabilimenti italiani, ma, dall'altro, l'unico dato certo ed inconfutabile è il ricorso sistematico agli ammortizzatori sociali. Se Stellantis non attua una reale svolta produttiva, investendo anche nel nostro Paese nella mobilità sostenibile e nei veicoli elettrici ed a basso impatto ambientale, a Pomigliano, come in tutti gli stabilimenti del gruppo, si ritornerà un'altra volta al periodo in cui più della metà del personale era collocato in Cigo".


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