Sembra incredibile, ma non lo è. Dopo anni a rincorrere il terzino sinistro, questa estate è arrivato Mathias Olivera a far rifiatare il maestro Mario Rui, che per anni ha dovuto sobbarcarsi turni di lavoro straordinari e beccarsi una sequenza infinita di improperi dalla parte più critica della tifoseria.

Tuttavia, se in fase di calciomercato Cristiano Giuntoli e Aurelio De Laurentiis hanno rifatto il look alla corsia sinistra, quella destra, invece, è stata leggermente bistrattata. Nonostante le parole d'amore di Luciano Spalletti, è stato chiaro dalle prime giornate quale sarebbe stato il ruolo di Alessandro Zanoli: non entrare nemmeno se Di Lorenzo sta a mezzo servizio. Ed è pure normale, perché lo status di mezzo servizio del Capitano lo rende comunque un terzino migliore alla maggior parte degli altri colleghi dello stesso campionato, quindi al giovane Alessandro è toccato un compito difficilissimo e a Spalletti vanno dati tutti gli alibi del caso.

Per lo scudetto, Zanoli prima alternativa non basta

Però, se adesso ci si trova ballando per vincere il campionato, nulla può essere lasciato al caso e questa società sta dimostrando di provare nell'arduo compito di minimizzare quelli che possono essere i rischi. Rischi che una rosa lunga e completa, con tanti giocatori pronti e di livello, ti porterebbe automaticamente non ad azzerare, ma quantomeno a ridurre il margine di errore.

Allo stato attuale, qualora dovesse Di Lorenzo avere una influenza, sarebbe Zanoli il suo primo sostituto. Nonostante le sue doti atletiche - non ce ne voglia - tra lui e il capitano c'è praticamente un abisso (ci sarebbe con qualsiasi altro terzino che non sia forse Trent Alexander-Arnold, ndr), non soltanto dal punto di vista tecnico, ma soprattutto di esperienza. Ecco: con Bereszynski, il Napoli si metterebbe al sicuro almeno sotto questo punto di vista, permettendo - parimenti - al giovane Zanoli di potersi mettere in mostra e ragguagliare il giusto minutaggio per un ragazzo della sua età, in un campionato dove, prima di qualche assaggio lo scorso anno, mai ha giocato.

Zanoli alla Samp, Bereszynski al Napoli: operazione da win-win

Zanoli alla Sampdoria e Bereszynski al Napoli sarebbe un'operazione clamorosa non per la cifra tecnica dei calciatori in ballo, quanto per l'intelligenza che la società azzurra sta dimostrando di avere anche all'alba di questa sessione invernale di calciomercato. Un acume che gli ha permesso di zittire sul campo tutte le critiche nate in questa estate tribolata, durante la quale il Napoli è riuscito a dimezzare (metaforicamente) le spese e addirittura alzare lo spessore tecnico del proprio organico.

Con l'eventuale passaggio alla Sampdoria, Alessandro Zanoli avrebbe l'opportunità di giocare con la continuità necessaria affinché possa accumulare la giusta esperienza per tornare poi, il prossimo anno, a essere il giusto vice-Di Lorenzo per il Napoli. A Genova potrà dimostrare tutto il suo valore, potrà mettersi in luce e guadagnare definitivamente la fiducia di Spalletti.

Facendo il percorso inverso, invece, Bereszynski portebbe a Napoli tutte le sue 338 presenze da professionista sparse tra Serie A, Champions League, Europa League ed Ekstraklasa (Serie A polacca) oltre a 50 presenze nella nazionale della Polonia con la quale ha giocato due Mondiali (Russia 2018 e Qatar 2022) e un Europeo (Euro 2020).

Mario Rui-Olivera, Di Lorenzo-Bereszynski: le migliori coppie di terzini

Avere le migliori doppie di terzini non significa avere i migliori terzini. Sono due concetti diversi, che è meglio specificare per evadere dalla probabile ondata di commenti fuori luogo di chi non apre nemmeno l'articolo per leggerlo. Detto ciò, con migliori coppie di terzini si intende quello meglio assortite e affidabili.

Mario Rui o Mathias Olivera in panchina sono un lusso per qualsiasi squadra, mentre Di Lorenzo e Bereszynski sarebbero la certificazione di una panchina lunga e affidabile, cosa che non tutte le squadre di testa possono vantare di avere.

Il Milan è probabilmente l'unica altra squadra in Italia ad avere coppie di terzini altrettanto affidabili. Theo Hernandez, non ha una alternativa importante alle sue spalle: Ballo-Tourè, per quanto affidabile possa essere, non è certo alla pari del fenomeno francese (un po' come lo sarebbero Di Lorenzo e Bereszynski). A destra, invece, ci sono Calabria, Dest e Florenzi (quando si riprenderà dall'infortunio); i tre si equivalgono, ma sono tutto sommato calciatori dalla sufficienza in pagella e nulla più.

Discorso diverso e al ribasso per l'Inter, anche se tecnicamente non si potrebbe parlare di terzini, visto che Inzaghi non gioca con la difesa a quattro, bensì di tornanti. Tuttavia, il paragone serve per semplificare il concetto. A sinistra ci sono Federico Dimarco e Dalbert, mentre a destra Darmian e Bellanova. La disparità tra il titolare e la propria riserva, sarebbero paragonabili allo scarto che c'è tra Di Lorenzo e Zanoli (pur essendo il primo, nettamente, più forte dei titolari nerazzurri).

La Juventus, invece, si presenta sulle fasce con calciatori tutti over 30, quindi molto esperti. Tuttavia, l'età si fa sentire e le prestazioni di Alex Sandro e Cuadrado di questo inizio anno (per il primo, in realtà, anche della scorsa stagione) ne sono la prova. Alle loro spalle ci sono De Sciglio e Danilo, che negli ultimi tempi ha scalzato il colombiano rubandogli la titolarità. Qui il discorso è analogo a quello fatto con l'Inter: si tratta di calciatori più o meno dello stesso livello, ma nettamente inferiori rispetto a quelli di Napoli e Milan.

Per concludere, con Bereszynski il Napoli si assicurerebbe un'alternativa esperta e affidabile a Di Lorenzo, andando a rimpinguare un reparto già rinforzato - e non poco - in estate con l'approdo di Mathias Olivera, certificando così di avere le due coppie di terzini migliori del campionato.

Sulla carta, ovviamente. Perché poi ci sarà sempre il campo: l'unico e insostituibile giudice di ogni pensiero fatto sul calcio.