Napoli e lo scudetto dei conti: il club programma il futuro

Il Mattino in edicola fa il punto sul futuro societario del Napoli.
Cosa dice Il Mattino
”C'è un Napoli che guida non solo la classifica di serie A. E il Napoli che si piazza al primo posto nella classifica dei bilanci per la stagione 2023-24, quella che invece è stata fallimentare dal punto di vista sportivo: con il decimo posto in classifica e l'esclusione dalle coppe europee che in casa Napoli mancava da più di un decennio. Insomma gli azzurri si prendono "lo scudetto dei conti per l'anno più nero dal punto di vista dei risultati in campo. L'attivo netto registrato è di 68 milioni di euro: vero e proprio record per una squadra che appena l'anno prima si era cucita il tricolore sul petto. Delle big della nostra serie A, infatti, solo il Milan ha portato a casa il segno positivo nel bilancio (+4.1 milioni di euro), mentre sono state profondissime le passività dell'Inter (-35,7 milioni) e ancor di più della Juventus(-119). Insomma, il Napoli si è confermato un esempio virtuoso e quest'anno la gestione De Lau-rentiis non si vuole discostare troppo dall'idea di business sulla quale ha improntato il suo lavoro.
IL PROGETTO
Il patron si è consegnato nelle mani di Antonio Conte e Giovanni Manna mettendo a bilancio 13-14 milioni di euro di costi dello staff. E ovviamente il De Laurentiis di oggi già pensa al Napoli di domani, ovvero agli incassi che potrebbero derivare dal ritorno in Champions. Il nuovo format della competizione per club più importante d'Europa garantisce 90 milioni almeno, soldi buoni non solo per fare il mercato in estate, ma pure per rendere ancora più ricco e florido il bilancio dell'azienda Napoli. Lo sa bene il patron che infatti aveva chiesto a Conte fin dal principio di riportare la squadra tra le top in Europa per beneficiare dei ricchi introiti della Champions. Probabilmente anche per questa ragione il patron, che era stato così ingerente nella stagione 2023-24, si è defilato nella gestione sportiva della squadra e su suggerimento dell'allenatore del direttore sportivo non si è tirato indietro nella ricca campagna acquisti dell'estate 2024. Per rilanciare il suo Napoli, infatti, ha accumulato una perdita di quasi 116 milioni di euro negli ultimi 8 mesi, tra campagna acquisti, ingaggi lievitati (ora sui 90 milioni di euro, oltre quelli dell'allenatore e dei suoi numerosi collaboratori): il tutto senza gli incassi della Champions League che negli anni passati erano stati preziosi per rimpinguare la casse. De Laurentii, però, non ha badato a spese investendo circa 150 milioni la scorsa estate. Solo grazie alla cessione (invernale) di Kvaratskhelia riuscirà a chiu- sato il progetto e che hanno decidere il bilancio al 30 giugno 2025 con un rosso più contenuto, e che si aggirerà orientativamente più o meno intorno ai 40 milioni di euro.

La specialità della casa sono ovviamente le plusvalenze. Quelle vere. Il cartellino di Kvara era a bilancio per 3,3 milioni di euro.
Ha realizzato un utile di quasi 75 milioni di euro. Numeri che spostano sensibilmente l'ago della bilancia, anzi del bilancio. L'unica cosa che non gli è riuscita, fino ad adesso, è liberarsi di Osimhen. Che resta sul groppone, sia pure ancora per poco. In tal senso, però, l'estate potrà sanare an che questo ultimo cruccio per i patron che ad agosto 2024 ha aspettato fino alla fine per prova re a massimizzare la cessione ec è finito per ritrovarsi con un pugno di mosche tra le mani. In fir dei conti, però. De Laurentiis ha consegnato a Conte uno zoccold duro (Anguissa, Di Lorenzo, Meret, Rrhamani, Politano, Lobotka) di calciatori che hanno il progetto e che hanno deciso di legarsi al club da anni. Elemento fondamentale per raggiungere lo scudetto.
Considerando i parametri - che prima Conte e poi Manna hanno fatto capire essere molto stringenti - De Laurentiis è riuscito anche a convincere alcuni giocatori top ad accettare l'offerta, probabilmente forte anche della presenza in panchina di un allenatore vincente come Antonio. Di sicuro lo scudetto del Napoli del 2023 è stato il primo dopo 22 anni fuori dalla cerchia Milan, Inter e Juventus (la Roma nel 2001). Mentre quello del bilancio può continuare ad essere uno scudetto alla portata”.