Luciano Spalletti, nonostante i fiumi di parole dette e lette in questi giorni, è legato al Napoli da un altro anno di contratto.
L'opzione è stata esercitata dal Presidente De Laurentiis in persona, tramite la ormai celeberrima Pec, lanciando la palla al tecnico di Certaldo.

Pare, però, che il tecnico campione d'Italia non voglia restare. Ormai è una notizia che rimbalza in ogni dove.
Di conseguenza e come ovvio, è partita la caccia al nome del sostituto. Ed è un miscuglio di profili, simili e diversi tra loro. Antonio Conte, Jurgen Klopp, Julian Nagelsmann, Rafa Benitez, Roberto De Zerbi, Gianpiero Gasperini. Alcuni fattibili, altri molto meno, sia sotto l'aspetto economico, sia sotto l'aspetto tecnico. L'editoriale di oggi di @toniazzurri spiega dettagliatamente, e splendidamente, la differenza tra loro.

Un nome che però ha visto poca pubblicità è senza dubbio quello di Vincenzo Italiano, attuale tecnico della Fiorentina neo finalista di Conference League.

Il tecnico siciliano (nato in Germania a Kalsruhe per questioni familiari) potrebbe essere un profilo interessantissimo. Giovane, di ottime speranze, autore di annate davvero di buon livello con Spezia e Fiorentina. L'ex centrocampista di Hellas e Chievo Verona predilige il 433 tanto caro da queste parti.
Il suo calcio è fatto di difesa alta ed aggressività, con le ali che vanno a tutto campo alla ricerca costante della prima punta. Ad esempio l'attuale attaccante della Juventus, Dusan Vlahovic, ha vissuto proprio sotto Italiano la migliore stagione della sua carriera fino a questo momento.

La sensazione di chi scrive è che Vincenzo Italiano possa prendere le redini del Napoli, perché sarebbe una continuazione dell'eccellente lavoro di Spalletti.

Innovativo, concentrato, ha avuto forse il difetto di essere abbastanza "presuntuoso", non variando mai la sua filosofia. Ma quale allenatore giovane non è un pizzico presuntuoso? La presunzione, all'alba di una carriera di allenatore, può tranquillamente essere annoverata tra i pregi, in quanto dimostrazione di un credo calcistico che mai e poi mai si vuole variare sottolineando la filosofia che si vuole inseguire da lì in avanti. E col lavoro duro i risultati arrivano. Basti pensare alla finale di Conference League che tra pochi giorni giocherà o anche ad un sontuoso girone di ritorno fatto a Firenze.

Il Napoli ha l'organico adatto alle caratteristiche di Italiano. Una difesa che sa giocare alta, che sa aggredire, che sa marcare anche a uomo, con un regista vero, ali che macinano chilometri e una prima punta che fa gol in ogni modo. Altra caratteristica da non sottovalutare, Italiano predilige il possesso palla. Dato incontrovertibile, dato che la Fiorentina è la terza squadra in serie A per possesso palla, dietro proprio il Napoli e l'Inter, anche se coi nerazzurri la differenza è inesistente (56,6 per gli uomini di Inzaghi, 56,5 per quelli di Italiano).

C'è da dire anche un'altra cosa, e cioè quella che ogni qualvolta Italiano ha giocato al Maradona (sia Spezia sia Fiorentina) ha lasciato il segno e mostrato delle trame di gioco davvero interessanti. Un pó come accade con Sarri, col suo Empoli, quando al San Paolo diede lezioni di calcio.
Visto anche lo stipendio e gli ottimi rapporti col patron della viola Commisso, Italiano è un profilo da tenere seriamente in considerazione.
Sarà l'attuale allenatore della Fiorentina l'eredità di Luciano Spalletti?