Durante la conferenza stampa, Walter Mazzarri ha parlato delle varie modulistiche di gioco. Il tecnico di San Vincenzo non sbaglia quando afferma che avere delle soluzioni tattiche alternative, anche a gara in corso, oltre quelle già assimilate, potrebbe rivelarsi alla lunga un vantaggio. Soprattutto per sorprendere gli avversari.

Contro il Genoa molto probabilmente si affiderà al 4-3-3. Persiste il ballottaggio tra Meret e Gollini, anche se potrebbe esserci il ritorno tra i pali dell'ex Spal. Natan favorito su Ostigard per sostituire lo squalificato Juan Jesus. Mario Rui dovrebbe partire dal primo minuto sull'out sinistro, con Olivera pronto a subentrare nella ripresa. A centrocampo, invece, a completare il terzetto con Lobotka ed Anguissa, la prima titolarità di Junior Traoré potrebbe rappresentare la grande novità di giornata. L'ex Bournemouth dovrebbe agire da mezzala sinistra/trequartista, in un continuo scambio di posizioni con Kvaratskhelia. In attacco Simeone favorito su Raspadori per il ruolo di prima punta, con Kvaratskhelia e Politano ai suoi lati. Victor Osimhen non convocato: il nigeriano lavorerà in modo personalizzato anche oggi in vista della sfida di mercoledì contro il Barcellona.

Contro un avversario che in fase di non possesso difenderà con il 5-3-2, sarà fondamentale attirare fuori posizione i due braccetti genoani (ballottaggio Vogliacco-De Winter come centro destra, Vasquez come centro-sinistra). In questo caso i due esterni offensivi azzurri dovranno essere bravi ad abbassarsi per creare spazi alle spalle da attaccare con gli inserimenti delle mezzali o dei terzini, oppure con la verticalizzazione immediata verso la prima punta.

Non sarà facile scardinare il muro genoano. I ragazzi di Gilardino sono arcigni, corrono tanto e difendono con grande compattezza tra i reparti. Servirà pazienza, equilibrio, e capacità di non innervosirsi se la partita non dovesse incalanarsi sui binari giusti, soprattutto per evitare le ripartenze ospiti con il tecnico e veloce Gudmundsson. Per quanto riguarda la costruzione della manovra da dietro, si fa molto affidamento sulle qualità tecniche del portiere Martinez. Lo spagnolo, spesso amante del rischio in alcune giocate, ha il piede per imbucare e tagliare fuori la pressione avversaria. Con Gudmundsson, bravo a defilarsi dalla linea difensiva per ricevere, ed il fisico Retegui, tra i principali beneficiari dei palloni arrivati da dietro.