Caso Sinner, il TAS si pronuncerà tra il 16 ed il 17 aprile: i dettagli
La stagione tennistica è iniziata da poco, dopodomani prenderà il via il prossimo Australian Open, dove Jannik Sinner, numero 1 del mondo, potrà difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Sull’alto-atesino pende però una grossa spada di Damocle: il ricorso al Tas di Losanna. Ricostruiamo la vicenda.
Sinner: perché e di cosa è accusato
Jannik Sinner è stato trovato positivo al Clostebol in due occasioni al torneo di Indian Wells lo scorso anno. Il numero 1 del mondo è stato sosps in via preventiva ad aprile per sei giorni non consecutivi e da aprile ad agosto, in riservatezza come da regolamento, ha affrontato un processo per questi test dinanzi all’ITIA, tribunale indipendente sul tennis. L’organo giudiziario ha assolto Sinner dalle accuse di doping, l’unica conseguenza per il numero 1 del mondo è stata la perdita di montepremi e punti conseguiti ad Indian Wells, a titolo di responsabilità oggettiva per i suoi preparatori. La WADA, però, ha deciso di impugnare la sentenza di assoluzione ed ha chiesto una condanna per responsabilità oggettiva e negligenza (non per doping intenzionale, escluso dalla WADA stessa) con una condanna da 1 a 2 anni di squalifica. Il caso verrà discusso al TAS, che oggi ha reso nota la data.
Caso Sinner: il ricorso al TAS
Il tribunale elvetico, massima autorità mondiale in tema sportivo, ha deciso di discutere del provvedimento tra il 16 ed il 17 aprile. In questa sede arriverà il provvedimento definitivo che chiuderà la vicenda. Il TAS si riunirà con 3 arbitri: uno scelto da Sinner, uno dalla WADA ed il presidente scelto dal TAS. Queste tre figure decideranno le sorti della carriera di Sinner, anche se vista la portata del tennista, una qualsiasi decisione avrà effetti su tutto il movimento e non solo. Appuntamento con la storia, fissato tra più di tre mesi.