Torna la serie A dopo la sosta per le Nazionali. Per il Napoli trasferta in quel di Marassi contro il Genoa, primo crocevia importante della stagione per i ragazzi di Rudi Garcia, chiamati a riscattare il ko interno con la Lazio. Il mister francese ha annunciato dei cambi di formazione rispetto all’ultima sfida con i biancocelesti: scalpitano Natan, Mario Rui e Lindstrom. Pochi dubbi, invece, per Gilardino: conferme per Malinovskyi e Gudmundsson alle spalle dell’ariete Retegui.

Genoa - Napoli, la partita

Gli azzurri affronteranno una squadra che si dedicherà quasi esclusivamente alla fase difensiva. Non sarà un match facile, ne sa qualcosa la Lazio di Maurizio Sarri, fresca vincitrice al Maradona ma sconfitta in casa proprio dai ragazzi di Gilardino. Sarà importante giocare senza frenesia, con pazienza, ricorrendo a tutte le fonti di gioco a disposizione per sfondare il granitico muro genoano. Sbloccare presto il risultato sarebbe di fondamentale importanza, per evitare che il match si incanali su binari più congeniali ai padroni di casa. Le qualità tecniche dei singoli calciatori azzurri dovranno prevalere su una proposta di calcio che sarà prevalentemente di difesa e rottura.

La partita del Genoa

Moduli di gioco: 4-3-2-1 in fase di possesso, 4-2-3-1/4-5-1 in quella di non possesso. Tra i pali ci sarà lo spagnolo Martinez, portiere discretamente valido con i piedi. In costruzione, i rossoblù si affideranno frequentemente alla palla lunga su Retegui, anche se qualche volta proveranno anche ad uscire da dietro, grazie al supporto di Badelj o Malinovsky, che abbasseranno il loro raggio d’azione per iniziare la manovra. Da lì palla sui terzini (Sabelli soprattutto) e ricerca attraverso passaggi veloci delle zone esterne per cross o dei due uomini tra le linee alle spalle della prima punta Retegui. Bisognerà fare attenzione particolarmente a Gudmundsson, calciatore veloce e tecnico che ama svariare su tutto il versante offensivo, soprattutto lato sinistro e centrale. Occhio pure al sempre pericoloso sinistro di Malinovsky.

In fase difensiva - invece - gli uomini di Gilardino sono bravi a compattarsi con i reparti nella loro metà campo. Poche volte si alzano in pressing alto. Marcature preventive ad uomo intense in ogni zona del campo. Da sottolineare il grande lavoro dell’esperto Strootman, che Garcia conosce benissimo: l’ex Roma si dedicherà alla fase difensiva con grande intensità e vigoria, abbassandosi spesso da quinto centrale aggiunto e seguendo ad uomo i movimenti della mezzala sinistra azzurra. Stessa cosa che farà Frendrup dal lato opposto. Posizionamento sulle palle inattive a sfavore: cinque uomini in area piccola più altri tre in marcatura ad uomo in zona dischetto del rigore. Il portiere spagnolo Martinez non sembra sempre attento sulle prese alte. Situazione da tenere presente.

La partita del Napoli

Come già accennato in precedenza, il Genoa sarà molto attento alla fase difensiva. Ci si attende una partita di grande sacrificio. I rossoblù, in fase di non possesso, creano tanta densità nella zona centrale del campo e sono portati a lasciare spazi sugli esterni. Probabilmente il Napoli utilizzerà molto questa via d'uscita in fase di prima costruzione, sia con gioco diretto che con cambi di lato, soprattutto dal lato destro (sinistro per il Genoa), dove agirà l'islandese Gudmundsson, calciatore interessantissimo in zona gol ma che sembra poco propenso alle rincorse difensive. Tempi e modi di uscita in pressione su quella determinata zona di campo, che sarà occupata anche dal giovane Frendrup e da Vasquez, non sono sempre precisi e coordinati. Attaccare per vie esterne, quindi, utilizzando anche i cross, ma non solo. Il possesso palla sarà prevalentemente azzurro in questa partita, ma al fine di non farlo risultare sterile servirà muovere la sfera il più velocemente possibile, per eludere le intense marcature dei rossoblù. Non dovrà mancare - inoltre - una corretta occupazione degli spazi sull'affollata trequarti dei padroni di casa. Molto probabilmente ci sarà poco spazio per attaccare la profondità con Osimhen, vista la linea difensiva quasi sempre bassa, anche se spesso quest'ultima verrà rotta soprattutto dai due terzini Sabelli e Vasquez in uscita forte sui due esterni offensivi. L'attaccante nigeriano del Napoli dovrà battagliare con la coppia di centrali formata da Bani e Dragusin, pronti a seguirlo a turno in ogni zona del campo.