Dopo il pareggio alla Dacia Arena di Udine per 1-1 che ha riportato matematicamente lo scudetto a Napoli, per la squadra di Spalletti è tempo di tornare davanti ai propri tifosi da campioni in carica, al Maradona i partenopei ospiteranno la Fiorentina nel match valevole per la 34esima giornata di serie A.

La squadra di Italiano è chiamata a reagire dopo il pareggio interno con la Salernitana, i viola fuori casa però hanno un record negativo, 19 punti in 16 giornate, 7 delle 11 sconfitte stagionali sono arrivate lontane dal Franchi, 19 i gol fatti, 18 subiti. D’altra parte l’ultima vittoria del Napoli in casa è datata 11 marzo (vs Atalanta, 2-0), da lì 1 sconfitta e 2 pareggi con appena 1 gol realizzato e 5 subiti. I precedenti tra le due squadre sono equilibrati, in serie A negli ultimi quattro confronti sono arrivate 2 vittorie per la squadra azzurra, 1 pareggio e 1 sconfitta, in casa però l’ultima vittoria è arrivata nel 2021 (6-0), successivamente sono arrivate due sconfitte, una in Coppa Italia (2-5 ai supplementari) e una in campionato (2-3).

Andiamo ora ad analizzare la squadra di Italiano in vista del match del Maradona.

Lo schieramento tattico 

La Fiorentina solitamente scende in campo con il 433, schema tattico però che cambia in corso d’opera, in fase di possesso diventa un 442, con un esterno (solitamente a sinistra) che scala a fare il quarto di centrocampo, in fase offensiva 4231, con una mezz’ala a fare il trequartista al fianco degli esterni d’attacco a supporto della punta. 

In difesa coppia centrale formata da Igor e Milenkovic (in assenza di Martinez Quarta), il serbo è il difensore incaricato di andare nei duelli con gli attaccanti azzurri vista la sua fisicità e l’abilità nell’uno contro uno. Igor, che gioca sul centro sinistra, nonostante ottime doti difensive con oltre il 55% di contrasti vinti e 2 salvataggi di media, con al fianco Milenkovic ha il compito di costruire l’azione uscendo o su Amrabat o su Biraghi, dove passano gran parte delle azioni viola. Per Igor infatti 57 tocchi, 88% di precisione, 92% nella propria metà campo e 80% nella metà campo avversaria (15.5), 55% le palle lunghe precise.

Sui terzini troviamo a destra Dodo, il brasiliano grazie al passo e alla grande velocità copre l’intera fascia, sulle corsie laterali la Fiorentina costruisce maggiormente, e sulla destra dai piedi del numero 2 passano circa 60 palloni di media, 3 gli assist, 0.9 passaggi decisivi, 84% di precisione, 17.7 (75%) i passaggi riusciti in avanti, soffre maggiormente per quanto riguarda la fase difensiva sia per il fisico (166cm) non adatto a tenere il passo di esterni con grande forza e rapidità e sia per un sistema in cui gli esterni sono fondamentali nella manovra e talvolta arrivando sul fondo per il cross lasciano troppo campo agli avversari. A sinistra Biraghi, il suo sinistro e il suo apporto in avanti stanno determinando la stagione viola, facendo anche dimenticare qualche svista difensiva, 2 gol e 4 assist per lui, inoltre è il giocatore più pericoloso in fase offensiva con 2.5 passaggi chiave a partita su 71 tocchi, importante anche sui calci piazzati, tra i migliori della serie A in questo aspetto, già 10 i gol realizzati dalla viola in questa situazione di gioco.

A centrocampo Amrabat l’uomo più arretrato, il regista della squadra, nel 4231 affianca Mandragora, nel 433 gioca da vertice basso, il marocchino gioca davanti i due centrali, per lui infatti nullo l’apporto offensivo (0.4 conclusioni), ma con lui la Fiorentina assume maggiore pulizia e sicurezza in uscita con 58 tocchi e 89% di precisione, 85% (24.9) in zona offensiva. Al suo fianco Mandragora, come detto affianca Amrabat nel 4231 in manovra, anche se Italiano chiede all’italiano compiti completamente diversi, infatti il numero 38 gioca molto più largo agendo da mezz’ala di quantità e qualità, portando fisicità  e inserimento sull’esterno sinistro alle spalle di Nico Gonzalez, ed infatti è molto più presente negli ultimi 20 metri con 2 gol e 3 assist, 44 tocchi, 1.3 grandi opportunità create e 84% di precisione.

Il terzo nome in mezzo al campo è quello di Barak, l’ex Verona è il trequartista nel 4231, può giocare anche esterno ed infatti talvolta si inverte con Nico Gonzalez che va a fare la seconda punta. In fase difensiva Barak si abbassa tra Mandragora e Castrovilli in assenza di Amrabat, col marocchino in campo funge da mezz’ala destra. I suoi compiti sono prettamente offensivi, 2 i gol, 32 tocchi, 0.8 passaggi chiave di media, 83% di precisione, 78% nella metà campo avversaria, la stagione finora deludente può essere spiegata dal sistema che lo coinvolge poco visto il ruolo, gran parte dei pericoli in area arrivano da giocate su corsie esterne (non un caso se Italiano ha rafforzato quella zona di campo con Mandragora mezzo esterno) e ciò esclude gran parte delle volte la costruzione in mezzo al campo. 

In avanti a guidare l’attacco in assenza di Cabral ci sarà Jovic, l’ex Francoforte sta vivendo un’altra stagione al di sotto delle aspettative, 4 gol e 3 assist, poco coinvolto nella manovra con 14 tocchi di media e appena 6 passaggi completati, 1.6 le conclusioni di media, bravo però negli inserimenti attaccando l’area di rigore, paga spesso la scarsa fisicità con i difensori avversari.

A sinistra Nico Gonzalez, il principale riferimento offensivo della viola, grazie alla sua tecnica, alle sue abilità uno contro uno e soprattutto alla sua visione di gioco è diventato un punto fermo del tridente di Italiano. L’argentino in fase d’attacco gioca esterno nel 4231, scambiandosi anche con il trequartista viste le grandi doti in inserimento e la facilità nell’ arrivare alla conclusione, 5 le reti, 2.4 tiri di media, 1 assist, 0.9 passaggi chiave. In fase difensiva gioca da quarto di centrocampo nel 442, arretrando al fianco di Mandragora sulla sinistra, ed infatti numeri positivi in difesa, 61% i contrasti vinti (6.6), 59% a terra (4), 64% di testa (2.7). A destra ballottaggio tra Saponara e Ikone, al momento l’italiano è avanti, qualora dovesse ricadere su di lui la scelta Nico Gonzalez potrebbe partire a destra con Saponara a sinistra e questa decisione potrebbe riguardare la densità che vorrà Italiano sulle mezz’ali e i terzini del Napoli tendenzialmente sempre molto alti e dentro il campo, con Nico Gonzalez e Saponara ci sarà un giocatore in più in grado di arretrare e formare una linea a 5 a centrocampo.

Il match

Nonostante la posta in palio non sia alta, per nessuna delle due squadre, il Napoli ci terrà sicuramente a far bene davanti al proprio pubblico, e la Fiorentina a essere la prima squadra a togliere punti ai campioni d’Italia 22/23, le chiavi del match saranno soprattutto sugli esterni, a destra il mismatch Kvaratskhelia-Dodo è a favore del georgiano che dovrà evidenziare i limiti fisici del brasiliano nell’uno contro uno. Di Lorenzo e Olivera saranno schermati sistematicamente dai terzini avversari e dai due esterni d’attacco che si stringeranno da mezz’ali aggiunte a creare densità e rallentare la manovra.

Inoltre sarà importante raddoppiare sulla fascia sinistra con l’aiuto di Anguissa, da lì infatti passano i maggiori pericoli viola (39%), e servirà grande concentrazione sui calci piazzati, la Fiorentina ha segnato ben 8 volte su calcio piazzato in trasferta su 19 gol totali (42%).