Il quarto posto è l'unica cosa che conta
Le parole sono importanti. Quelle di stamattina di Paolo Scaroni, presidente del Milan, rimbombano ed arrivano fino a Napoli. Spinte anche dal vento che da ieri sera accompagna la Campania. "Se potessi vincere sempre lo scudetto sarei ovviamente contento, ma sarebbe un di più. L'obiettivo minimo è qualificarci ogni anno in Champions. Chiaramente lo è anche superare il girone, speriamo accada pure quest'anno".
Frase che ricorda una molto famosa da queste parti, che per anni ha dato forza ad una parte di tifoseria che contestava, e tutt'ora contesta, l'operato di Aurelio De Laurentiis: "Anche se vinciamo lo scudetto, che me ne viene?".
Da Milano arrivano notizie su un sit in al Duomo con striscioni con la scritta A4. Pare ci sia già mezza città ad affollare la piazza. La verità è una sola. Incontrovertibile. Dura da accettare, lo capiamo. Perché è dura da accettare anche per chi scrive: i club, nel calcio moderno, devono sopravvivere. E per farlo la necessità, o meglio prerogativa, è partecipare alla Champions League. Non vincere il campionato. Se ci si riesce, bene. Ma è un di più. Non fa differenza.
De Laurentiis e Scaroni - ma anche Marotta e Giuntoli - non hanno fatto altro che dire la verità. Verità non più di tanto nascosta, a dire il vero. E così ragionano club sani e indebitati. Anche se questi ultimi non potrebbero nemmeno iscriversi al campionato, consegnando di fatto lo scudetto ogni anno a chi invece ha vinto coi conti in ordine e segnando record su record su bilanci societari e utili.
Ah, gli utili. L'ultima frontiera è l'aumento di poche centinaia di migliaia di euro al Consiglio di Amministrazione. Si sa, da queste parti devi lavorare gratis. Perché il rischio di impresa non lo corre la proprietà, ma chi segue da divano e stadio questa squadra.
Le parole di Scaroni, presidente Milan, cioè uno dei club più vincenti e desiderati al mondo, suonano come una condanna, l'ennesima, a chi preferisce distruggere anziché costruire. Ci vorrebbe quel ragazzino dagli occhi magici tifoso del Boca da usare come esempio di tifo. Difficile. Molto difficile.
Piazza Duomo in Milano è gremita. Anzi no. I 60 000 abbonati non vogliono sentire ragioni.