X Factor, impiegato lavoro nero in occasione della finale?
Non solo luci, ma anche ombre sulla finale di X Factor a Napoli: secondo l'ispettorato del lavoro sono stati impiegati 21 lavoratori a nero per montare il palco
Un palco scintillante, grande 1000 metri quadri, a forma di “X”, come il simbolo del programma, con videowall gigante (500 metri quadri), per un evento inedito e di successo, seguito live da oltre 16mila persone: parliamo della finale di X Factor di quest'anno, tenutasi per la prima volta in esterna. A Napoli, in piazza del Plebiscito. Ma quante sono le ombre che si nascondono dietro un evento di questi tipo? E, soprattutto, a chi è giovato tutto questo?
Probabilmente se lo sarà chiesto l'Ispettorato del Lavoro che, effettuando controlli proprio nella fase di smontaggio del mega palco, ha preso in esame le situazioni contrattuali di 92 dipendenti impiegati e di questi ben 21 sono risultati a nero (circa il 23%). Inoltre, sempre secondo l'Ispettorato del Lavoro, sono state violate numerose norme di sicurezza. Proprio per questo, dunque, sono state sospese 6 ditte, che hanno anche ricevuto sanzioni amministrative fino a 50mila euro.
Lavoro nero per la finale di X Factor? La denuncia: “Complicità del Comune”
Una vicenda, questa della finale di X Factor che, quindi, non può che lasciare l'amaro in bocca. Soprattutto tenendo conto che l'evento è stato organizzato da due grandi produzioni, quali Sky e Fremantle, e che il Comune di Napoli ha persino concesso uno sconto del 50% sulla tassa per l'occupazione del suolo pubblico. Un fatto che ha indignato i sindacati di base e i movimenti.
A dire, infatti, di USB, PaP e Rete SET, la giunta Manfredi avrebbe violato addirittura una delibera comunale che, approvata nel 2018, obbliga i concessionari di suolo pubblico al rispetto della normativa vigente in materia di lavoro. Insomma, secondo loro le istituzioni avrebbero chiuso più di un occhio sul lavoro nero: “La delibera è rimasta lettera morta. L'attuale governo cittadino non ha alcun interesse a tutelare i lavoratori”.