Antonio Corbo, penna storica della Repubblica, ha espresso nel suo editoriale alcune perplessità su Giacomo Raspadori, che ieri ha sbagliato un calcio di rigore. A tal proposito ha dichiarato: “Il tema della serata è Raspadori. Il Napoli chiama ad una prova verità il giocatore che rappresenta ancora un enigma. La società con Raspadori chiuse la campagna acquisti, sembrò un colpo di tamburo, e lo fu. Almeno all’inizio. Assente Osimhen, Giacomo Raspadori detto Jack contribuì alla partenza bruciante della squadra verso lo scudetto, per poi rallentare fino a svanire.

I cinque gol sono rimasti momenti di rara bellezza e di speranze opache, perché l’attaccante della Nazionale ha collezionato pochi minuti. Le perplessità sui margini di tempo concessi ad un giocatore di mezzi tecnici evidenti non hanno scalfito le certezze di Spalletti. Il caso Raspadori è stato girato quindi a Garcia. Le ha provate tutte. Troppe forse. Perché il suo identikit tattico sembra ben definito. Garcia gli fa battere anche il rigore del possibile raddoppio, per l’immaginabile felicità di Osimhen. Raspadori non regge la responsabilità che gli rovina addosso, e sbaglia il rigore. Comprensibile, povero ragazzo”.