Chiariello: “Il Napoli ha ottenuto una vittoria fortunata, ma ha mostrato coraggio per tutta la gara e può fare un gran finale di stagione”
Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la vittoria del Napoli contro la Juventus nel suo editoriale: “Sette palle gol della Juve, pulite pulite. Tre di Vlahovic nel primo tempo: colpo di testa, imbucata, palla rubata a Traoré e a porta quasi vuota la mette fuori. Nella ripresa altra imbucata, sempre nella zona di centrodestra, parata di Meret. Un’altra palla gol clamorosa, sempre nel primo tempo, di Iling-Junior e una di Cambiaso, che è riuscito a sbagliare l’impossibile. Alla fine Rugani si mangia il pareggio. La Juve più produttiva dell’anno, squadra rimaneggiatissima, persino aggressiva come mai ha giocato in stagione, ha trovato però un Napoli coraggioso. Un Napoli, che pur sapendo delle sue debolezze difensive, ha giocato al calcio e ha ritrovato antichi concetti smarriti: difese preventive, aggressioni e riaggressioni alte, catene che lavorano incessantemente per liberare un uomo al cross e poi il genio del calcio. Il collezionista di gialli, ma non legge i thriller, li procura in campo: Khvicha Kvaratskhelia. Ne ha fatti ammonire due immediatamente, è stato imprendibile e ha trovato un gol con una coordinazione pazzesca facendo finire dentro la porta, lui e il pallone.
E’ una vittoria fortunata? Si! Fortunosa? Anche, ma voluta fino alla fine. E non è un caso che firmare il gol vittoria è Raspadori, colui che sancì l’apoteosi dello scudetto dell’anno scorso tirando tra le gambe di Szczęsny quel gol vittoria. Raspadori è un ragazzo di un’intelligenza e di una cultura calcistica e personale fuori dal comune. E’ quello che quando Calzona gli dice ‘Te la senti di giocare lì’, risponde: ‘Mister, io sono a disposizione della squadra. Scelga lei, dove mi vuole io gioco’. Totalmente a disposizione del gruppo e il gol è da attaccante vero, mi ha ricordato Paolino Rossi nella finale del Mondiale ’82. Sul rigore di Osimhen, Raspaodori parte da fuori area di rigore, come parte il tiro di Osimhen lui incomincia a correre come un treno, supera Anguissa e Di Lorenzo che erano davanti a lui e di sinistro la mette nel sette. Sono gol da attaccante nella testa prima che nelle gambe.
Con questa vittoria il Napoli risale dal decimo sciagurato posto a cui ci aveva lasciato Mazzarri, che nella sua gestione orfano di Osimhen aveva fatto undicesimo, al settimo posto e quindi in zona coppe. E per di più l’Atalanta, che sembrava un treno inarrestabile è crollata, tre partite un punto. Oggi ha sprecato un match point clamoroso, 1-0 alla fine del primo tempo. Ma il Bologna che ha vinto a Roma con la Lazio di rimonta e vince a Bergamo di rimonta gioca due straordinari match point per la corsa Champions, in questo momento non sembra frenabile la sua corsa. L’Atalanta, invece, viene scavalcata anche dalla Roma di De Rossi. Ahi noi, Friedkin ci ha rovinato la stagione, finiva con Mourinno in grazia di Dio all’ottavo-nono posto e non se ne parlava più. Invece il cadavere è stato riesumato, hanno messo un ottimo medico, Daniele De Rossi, che ha fatto tutte vittorie e una solo sconfitta onorevolissima contro l’Inter più la qualificazione in Europa League. Le avversarie del Napoli sono Roma e Atalanta, non ho mai creduto nella Fiorentina, pensavo che la Lazio fosse pericolosa ed invece si è completamente sgonfiata. La Roma non era nelle previsioni con Mourinho, purtroppo è cambiato tutto. Però sia l’Atalanta che la Roma devono venire al Maradona e ci sono altri scontri diretti. Se il Napoli dopo aver fatto un pareggio col Barcellona importantissima, una vittoria buttata col Cagliari e due vittorie consecutive con Sassuolo e Juventus, (quest’ultima non meritata? Ma i principi di gioco ritrovati fanno ben sperare) ora si batte il Torino? Questo Napoli guidato da Calzona ha tutto per poter rimontare. Ero l’ultimo dei mohicani che lo diceva, quando nessuno ci credeva, ebbene qualcuno mi pagherà un caffè se questa rimonta dovesse avvenire. Io ero fiducioso prima, figurati dopo…”