Stop alla costruzione di nuove strade. Può sembrare una notizia curiosa, ma dal Land del Brandeburgo, in Germania, è in arrivo una vera e propria rivoluzione nella mobilità. «Nel futuro prossimo il 65% degli spostamenti sarà effettuato con il trasporto pubblico, in bicicletta oppure a piedi»: ad annunciarlo è il democristiano Guido Beerman, ministro dei trasporti del gabinetto formato da Spd, Verdi e Cdu guidato dal socialdemocratico Dietmar Woidke. Insomma, il governo di Potsdam, su pressione delle associazioni ambientaliste, si appresta a varare un piano che prevede, per strade e autostrade, solo la manutenzione di quelle esistenti (che però si prevede saranno sempre meno percorse dalle automobili) e il progressivo recupero delle linee ferroviarie dismesse e la costruzione di nuove vie e super vie ciclabili.

Altri due punti cardine del piano solo l'integrazione a pieno titolo di tutti i comuni, anche quelli più piccoli, all'interno della rete di mobilità sostenibile, in base alla quale saranno serviti almeno una volta ogni ora da bus, taxi e pullman a prescindere dall'effettivo utilizzo dell'utenza e il collegamento di tutti i punti del Brandeburgo con i centri più grandi vicini come Berlino, Amburgo, Dresda e Lipsia entro le due ore massime di viaggio. Insomma, il parlamento regionale dovrà approvare il piano e poi partirà la sperimentazione. Ma intanto è un fatto che, in un Land di oltre 2,5 milioni di abitanti, si inizi a concepire modalità sostenibili e rivoluzionare di organizzare il trasporto locale.