Si è conclusa Salernitana-Napoli allo Stadio Arechi, partita valevole per l'undicesima giornata della Serie A 2023-2024. Gli azzurri hanno trionfato per 0 a 2 grazie alle reti di Raspadori ed Elmas.

Salernitana-Napoli, i voti del match

Di seguito i voti di Salernitana-Napoli.

Napoli

Meret: 6. Spettatore non pagante.

Di Lorenzo: 6,5. Finalmente la versione più brillante del capitano.

Ostigard: 6,5. Copre addirittura con una certa eleganza.

Rrahmani: 6. Si limita ad amministrare da fermo.

Olivera: 7. Il più impegnato dei quattro difensori, risponde presente. Bravissimo anche ad iniziare l'azione del secondo gol con un grande recupero.

Anguissa: 6. Non sarà il meno superficiale e neanche il meno disordinato dei centrocampisti del campionati, ma la sua presenza completa e mitiga più di un aspetto degli azzurri.

Lobotka: 7. Col ritorno di Anguissa sembra di ammirare un altro giocatore, o forse sembra di ammirare finalmente il 68 in tutto il suo splendore. Il suo monumentale compagno ci mette i muscoli e lui che fa? Ci mette il quoziente intellettivo da docente di Harvard. L'amico geniale.

Zielinski: 6,5. Solito manifesto del suo movimento artistico tra qualche tocco naif e interpretazioni sempre intelligenti delle situazioni di gioco. (Dall'86' Cajuste: SV.)

Politano: 6,5. L'ala ex Sassuolo è garanzia di continuità. Questo Napoli no. (Dal 77' Lindstrom: 6.)

Raspadori: 7. Centravanti di pensiero? Anche rapace d'area. E non sono due solo perché contro gioca il portiere più incisivo della Serie A. (Dal 68' Simeone: 6.)

Kvaratskhelia: 5,5. Si innervosisce, sbaglia scelte, mosse, modi. Da calciatore è una delizia per gli occhi, siamo tutti d'accordo. Ma da trascinatore deve lavorare. (Dal 68' Elmas: 7.)

Garcia: 5. Queste partite sono effimera morfina per alleviare il dolore ed anestetizzare la realtà: il Napoli è inguardabile. È una squadra sempre lunga, incapace di prendere decisioni, poco cattiva, concede tantissimo. Eppure qualcuno, in conferenza, reputa opportuno parlare della pace nel mondo.

Salernitana

Ochoa: 6,5. E anche oggi archivia la giornata con un volo da copertina e una prodezza su Raspadori che difficilmente non verrà inserita nel film del campionato. Pecca, però, in occasione del secondo gol.

Bradaric: 5,5. Inesistente finché non decide di cominciare ad abbattere qualsiasi essere vivente gironzoli nella sua zona.

Pirola: 6,5. Provvidenziale in scivolata da veterano... eppure è il più giovane della retroguardia. Interessante.

Fazio: 5,5. Non ce la sentiamo di infierire su un giocatore che a 37 anni dopo 15 di calcio europeo si trova a dover gestire un reparto ridicolo. (Dal 68' Daniluc: 6.)

Mazzocchi: 6,5. Vede la squadra della sua città e torna il giocatore che fu al centro dei riflettori mediatici lo scorso anno. (Dall'81' Botheim: 6.)

Coulibaly: 5,5. Quando si lascia andare a preziosismi spiccioli come se la sua squadra non fosse ultima senza averne vinta una, beh, è davvero irritante.

Legowski: 5. Perde un pallone sanguinoso e indica agli azzurri la via per il vantaggio. (Dal 68' Bohinen: 6.)

Dia: 5,5. Una stagione da 15 gol in 6 anni ad alti livelli legittima telenovele e offerte da 25 milioni? Mah, il calcio moderno...

Candreva: 6. Sufficiente per il contributo difensivo.

Tchaouna: 5,5. Due gol ad una squadra che si avvia alla Serie C come la Ternana è quanto basta per essere titolari in questa squadra.

Ikwuemesi: 5. È davvero inquietante pensare che sia stato pescato anche con una certa ricerca dal Celje, in Slovenia. (Dal 68' Stewart: 6.)

Inzaghi: 4,5. Questa volta non c'è nessun intervento senza criterio a braccia aperte in area a regalargli un rigore, nessuna scusa e nessuna conferenza stampa a salvarlo: la Salernitana gioca addirittura peggio di prima.