Sopravvive la specie che meglio si adatta ai cambiamenti
"Devo avere il tempo per capire se possiamo difendere alti anche senza Kim", Walter Mazzarri in conferenza: "Vero che manca Kim, voglio vedere se con i miei accorgimenti possiamo tenere quell’atteggiamento".
A volte, nel corso dell’esistenza umana, càpitano eventi che solo apparentemente possono sembrare negativi e che alla lunga risultano essere occasioni per scelte coraggiose e determinanti.
Il filosofo greco Democrito affermava che “Tutto ciò che esiste nell’universo è frutto del caso e della necessità” tale tesi è stata poi ripresa ed ampliata 2000 anni dopo dal biologo francese Jacques Monod.
Ora proviamo ad applicare questi concetti al calcio e nella fattispecie al Napoli.
Dopo 14 giornate di campionato sembra abbastanza evidente che il gioco della scorsa annata è difficilmente replicabile per due motivi fondamentali:
Manca un centrale veloce (Kim) che ti permette di giocare con la linea alta e di conseguenza manca la riaggressione feroce nella parte nevralgica del campo.
Ed è a questo punto che il “caso” ti offre la possibilità di fare della “necessità” una virtù, senza terzino sinistro di ruolo hai due possibilità:
- Continuare con il 433 adattando Natan T.S., bloccando di fatto la costruzione sulla fascia sinistra, svilendo il talento di Kvara e depauperando il centrocampo;
- Provare a costruire a 3 dietro rinfoltendo il centrocampo e giocando a due in attacco con Kvara più nel vivo del gioco (352).
Il Napoli al netto di tutte le vicissitudini, cambio guida tecnica ed infortuni, ha una fase difensiva assolutamente deficitaria, subisce troppi gol.
Pertanto compito primario di Mazzarri è mettere mano a questo problema, nell’immediato il fato gli offre la possibilità di cambiare assetto e provare a rendere il centrocampo meno vulnerabile aumentando fisicità e numero effettivo di unità.
In fondo il calcio è una cosa semplice, ma non troppo semplice, ci vuole intuito ed inventiva per ovviare alle difficoltà che si presentano, considerare un modulo in modo dogmatico limita enormemente le variabili di gioco e ti rende di facile lettura.
Siate affamati, siate folli!
Mazzarri attinga a piene mani dall’inventiva e dalla capacità di adattamento della Città, provando a trasformare a suo vantaggio un evento che solo superficialmente può apparire sfavorevole.