Solo un pari per il Napoli, che viene rimontato dal Bologna dopo essere stato avanti 2-0. Luciano Spalletti si è soffermato sul pari e ne ha parlato in conferenza stampa.

Qui le sue parole.

Dopo la partita di oggi possiamo dire che Osimhen è l'attaccante più forte che abbia mai allenato
"Si per non pensare a quello che diventerà perché ha ancora tanto per crescere",

Come mai Raspadori non è partito dall'inizio?
"Perché Giacomo ha qualche difficoltà a giocare a sinistra e Zerbin è comunque un giocatore giovano… Ho capito di aver sbagliato".

Anguissa: quanto è fondamentale per Spalletti?
"Ha fisicità, tecnica e corsa, ci mette qualità e quantità: riempie bene il recipiente della partita. Ha fatto una grandissima partita, lui garantisce sempre tutto il suo repertorio e per me è un giocatore forte".

Kim è squalificato la prossima, una parola per la sua stagione? Le dispiace non battere il record dei 92 punti?
"Non gioco per il record, alleno per dare soddisfazione ai tifosi e sviluppare bene il mio ruolo in questo gioco. Su Kim io spero che rimanga a Napoli anche il prossimo anno. Il cambio è stato dovuto al fatto che avevamo i due centrali ammoniti e lui sentiva un po' male, ma credo che a prescindere dal cambio la partita poteva cmunque andare così".

La soddisfazione di mettere in campo giocatori che hanno avuto poco spazio in stagione è stata più forte del record di punti?
"In qualche caso la scelta è stata obblicatori: Lozano e Politano non ci sono, Di Lorenzo era affaticato e Elmas squalificato quindi non ho forzato la cosa… Potevamo far giocare meglio la palla in alcuni momenti e sfruttare meglio alcune situazioni dentro l'area di rigore, forse ci è mancata un po' di determinazione. Il nostro record è aver vinto il campionato a 5 giornate dalla fine".

Il Bologna quanto l'ha messa in difficoltà oggi?
"Ci mettono in difficoltà tutte se non ci lasciano fare il nostro calcio. Il Bologna ha la caratteristica di voler fare questo possesso palla, è una squadra che da fuori mi piace. Sono stati bravi a rimontare anche se noi li abbiamo in parte facilitati".

I numeri dicono che il Napoli ha fatto pochi gol da fuori area…?
"Oggi a Zielinski ho detto che mi doveva fare gol da fuori area perché ha queste qualità ma in campionato ne ha fatti pochi. In campionato c'hanno poi messo una toppa Osimhen e Kvara… Bisogna ringraziare molto questi giocatori".

Nonostante lo 0-2, non era così contento: cosa la preoccupava? "Quando il pallino ce l'hanno gli altri, diventa tutto più difficile. Chiedevo un gioco più pulito, anche se poi abbiamo creato diverse situazioni per chiuderla. Non ci siamo riusciti e poi c'è stato il ritorno del Bologna, squadra di qualità e allenata benissimo come si è visto".

In cosa può migliorare Kvara? "Più lo vedo e più son convinto che sia fortissimo. Però, quando gli altri ci pressano, è difficile portarla in avanti. Bisogna aiutare chi sa costruendo, se si fa due passaggi si può andare subito da Osimhen. Deve legare di più, perché sa anche gestire situazioni che liberano possibilità di sviluppo".

Cosa le rimane dentro di questi due anni e soprattutto dell'ultimo? "Tantissime cose. Per costruire un campionato come quello che abbiamo fatto noi, ci vuole la partecipazione di tutte le componenti. Il sentimento della città fa la differenza, motiva, dà la qualità e ti fa risollevare quando sei un po' depresso. Basta incontrare i napoletani e diventa tutto più facile".

Cosa c'è in quel tatuaggio? "E' un prurito che senti addosso, poi vai a vedere quello che c'è e mi aspettavo che ci fosse quello. Può darsi che vada a fare tutto il braccio, ci sono altre cose".

Quando sente che rimanere al Napoli è un privilegio, che pensa? "Non commento le parole del presidente. Sono organizzato mentalmente per festeggiare con il popolo e con i calciatori. Per questo, anche oggi hanno fatto una grande partita".

Quanto c'è di tuo nei 25 gol di Osimhen? "E' una cosa che si fa piano piano, riconoscendo le qualità dei calciatori e trovando delle strade per seguirli bene. E' bravo a campo aperto, di testa e a pressare. E' un calciatore fortissimo, farà bene in qualsiasi squadra andrà a giocare ed è un bravo ragazzo visto che leva beghe alla squadra. Ha ancora molte cose da imparare, lui lo sa e diventerà ancora di più un top player".