Stadio Maradona, De Laurentiis riparla col Comune: il punto

Il tema dello stadio Maradona è di fondamentale importanza per la città di Napoli: il quotidiano Il Mattino fa il punto della situazione.
Comune-De Laurentiis: ripartono i contatti per il Maradona
Il Comune di Napoli e il presidente della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis, hanno recentemente ripreso i contatti riguardo la ristrutturazione dello Stadio Diego Armando Maradona, anche in vista di Euro 2032, per cui Napoli ospiterebbe al massimo due o tre partite. Le comunicazioni tra le due parti, tramite telefonate, messaggi e progetti, si stanno intensificando, con De Laurentiis che risponde attualmente da Los Angeles.
Il progetto si concentra su tre aspetti principali. Primo, l’idea del braccio destro del sindaco Gaetano Manfredi, Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture, di riaprire il terzo anello dello stadio, permettendo lavori durante il campionato senza ridurre gli incassi della SSC Napoli. Il secondo punto riguarda il modello Olimpico di Roma, che potrebbe essere preso a esempio: il Maradona, con il terzo anello, avrebbe una capienza simile a quella dello stadio romano, pur mantenendo una pista di atletica, come nel caso dell’Olimpico. In quest’ultimo, infatti, nessuno si lamenta della pista, mentre per Napoli le istituzioni calcistiche nazionali sollevano ancora dubbi sulla possibilità di ospitare un evento europeo. Il terzo motivo riguarda la facilità di accesso allo stadio di Napoli, che è ben servito da tre linee metropolitane (FS, Linea 1, e Linea 6) e dalla Cumana, mentre l’Olimpico è accessibile solo tramite autobus o auto. La UEFA considera questo aspetto cruciale per la candidatura di una città a ospitare Euro 2032, e Napoli è in una posizione migliore rispetto ad altri competitor, inclusa Milano.

Entro due o tre mesi, il Comune presenterà a De Laurentiis una proposta progettuale che ricalcherà il modello Olimpico, con la possibilità di avere uno stadio a un solo anello che digrada verso il campo, con o senza pista. Sebbene la UEFA non consideri la pista come requisito indispensabile, ritengono che la connessione con i mezzi pubblici sia fondamentale. La proposta mira a rendere lo stadio più accessibile, aumentando la capienza e migliorando l’esperienza per i tifosi, in particolare per coloro che oggi vedono male dal secondo anello. Si prevede anche l’inserimento di skybox e tribune VIP per i tifosi facoltosi.
I costi per il Maradona non sono proibitivi
Il costo della ristrutturazione, circa 90 milioni di euro, non è proibitivo per De Laurentiis, che potrebbe non essere l’unico investitore nel progetto, grazie alle opportunità offerte dalla nuova legge sugli stadi. Questi fondi potrebbero coinvolgere vari stakeholder. Un aspetto chiave della proposta è il potenziale commerciale dell’area circostante lo stadio, che offre spazi per centri commerciali, ristoranti, musei e intrattenimento, inclusi progetti legati all’intelligenza artificiale. Nel weekend, si svolgeranno importanti incontri, tra cui un dibattito organizzato dalla Fratelli d’Italia sulla “Napoli capitale europea dello sport nel 2026”. Durante l’incontro, potrebbero emergere novità riguardo a potenziali investimenti da parte del governo e di sponsor per il restyling dello stadio.