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La corsa scudetto è in procinto di entrare nel vivo, con marzo che si appresta a essere un mese decisivo per le ambizioni tricolore di Inter, Napoli e Atalanta. La brutta sconfitta rimediata a Como ha frenato leggermente l'entusiasmo della piazza partenopea, che però è già pronta a ricompattarsi in vista dello scontro diretto di sabato contro la Beneamata. Ad analizzare la situazione ci ha pensato Cesare Prandelli, ex allenatore, tra le altre, di Fiorentina e Nazionale italiana, intervistato da La Gazzetta dello Sport.

Le parole di Prandelli

“La sconfitta del Napoli a Como e il fatto di potersi presentare al Maradona da primi in classifica hanno dato una grande spinta all’Inter. C’è poco da discutere, la situazione che si è venuta a creare è un vantaggio che i nerazzurri devono sfruttare. Tuttavia, guai a sottovalutare l’Atalanta: ha le carte in regola per vincere. Perché ha un allenatore come Gasperini, che in otto anni ha sviluppato una filosofia e una cultura del lavoro importante, perché un anno fa ha vinto l’Europa League e per come lo ha fatto, perché i giocatori hanno la convinzione giusta".

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Cesare Prandelli

Sull'infortunio di Anguissa

"Senza Anguissa il Napoli perde parecchio: fisicità, inserimenti, leadership. La storia però insegna che un gruppo forte riesce a pescare risorse speciali proprio nei momenti più delicati. Più che sui singoli, allora, mi concentrerei sulla testa: nel Napoli tutto adesso dipende dalla reazione della squadra a livello nervoso. Quando Conte dice che in cima il vento è forte ha ragione: ai piani alti la pressione può diventare il nemico peggiore. Probabilmente il progetto del Napoli è andato più veloce di quello che Conte e la società immaginavano in estate".

 


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