Google Drive bloccato: chiesta indagine su Piracy Shield
SP Tech difende Piracy Shield, mentre Codacons denuncia i disagi e chiede un'indagine alla Procura di Roma.
La smentita di SP Tech
SP Tech ha ufficialmente smentito le notizie riguardanti presunti malfunzionamenti della piattaforma Piracy Shield, emerse su alcuni organi di stampa. L'azienda ha chiarito che la piattaforma ha operato perfettamente dal punto di vista tecnico, anche nei giorni critici del 19 e 20 ottobre 2024, contestando così le voci che indicavano problemi nel sistema.
La denuncia del Codacons
Il Codacons, associazione a tutela dei consumatori, ha definito grave l’incidente che ha coinvolto Google Drive, bloccato per diverse ore il 19 ottobre 2024. Questo blocco ha causato disagi a una vasta gamma di utenti, tra cui aziende, professionisti e studenti, spingendo l'associazione ad avanzare critiche nei confronti del sistema Piracy Shield.
A seguito dell’accaduto, il Codacons ha annunciato che presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Roma. L’obiettivo è quello di far avviare un’indagine volta a chiarire eventuali responsabilità penali legate all'uso di Piracy Shield e ai disagi generati, in particolare per accertare se vi siano state negligenze nella gestione del sistema.
Possibile sequestro del sistema Piracy Shield
Il Codacons ha inoltre richiesto che venga valutata la possibilità di sequestrare Piracy Shield, qualora si dimostrasse incapace di distinguere adeguatamente tra siti legali e illegali. L'associazione considera un simile errore estremamente dannoso, poiché la soluzione risulterebbe essere un problema più grave rispetto alla pirateria stessa.