Natale si avvicina, c’è frenesia per il consueto shopping di fine anno e si cominciano a progettare i menù nelle varie case.

Il Napoli  con un video social dal format inedito e coinvolgente al tempo stesso, suggerisce “i susamielli” preparati da Simeone e Raspadori che sono stati guidati dalla signora Patrizia, altri prediligeranno il roccocó, altri ancora gli struffoli.

Mentre in città imperversano le solite discussioni natalizie, in terra anatolica il Napoli ha effettuato la prima parte del ritiro invernale propedeutico alla ripresa del campionato a gennaio.

Gli azzurri si sono allenati nel bellissimo Regnum Carya di Antalya ed hanno effettuato contestualmente due amichevoli contro Antalyaspor e Crystal Palace vincendo rispettivamente per 3-2 e 3-1.

Il paradosso Giacomo Raspadori

In entrambe le volte gli azzurri sono stati trascinati da Giacomo Raspadori autore di due doppiette e un Assist nelle due partite. 

Il talento di Bentivoglio è in uno stato di forma notevole, eppure in questo Napoli non è un titolare inamovibile (come lo sono, invece, Kvaratskhelia e Osimhen).

Un qualcosa che potrebbe sembrare strano e, allo stesso tempo, molto curioso per un giocatore che, con i suoi 35 milioni di cartellino, è il quinto giocatore più pagato di sempre da Aurelio De Laurentiis.

Ma, in realtà, questa è proprio la fotografia della creatura azzurra, creata a propria immagine e somiglianza da Giuntoli e Spalletti.

Un Napoli giovane, forte, cazzuto e che può al tempo stesso permettersi di essere lussureggiante e cambiare pelle interscambiando ruoli e giocatori con una rosa costruita con raziocinio.

Un'estate di rincorsa

Prima Kvaratskhelia, il talento georgiano annunciato addirittura il 27 aprile. Poi Mathias Olivera annunciato il 31 maggio, per far capire a tutti che il Napoli era diventato una squadra fisica e battagliera sul lato sinistro del campo, ma il colpo che ha dato imprevedibilità e ha rinvigorito tutti è stato proprio quello di Raspadori. La notizia della trattativa arriva in una sera di un caldissimo luglio, mentre molti sorseggiavano vino e sangria in riva al mare. 

Da quel momento, tre settimane di passione con Gianluca di Marzio che ha raccontato la trattativa sotto dettatura di Giovanni Carnevali che, per mezzo del noto giornalista stabiese, ha dettato tempi e ritmi dell’operazione. A inizio agosto Carnevali ha tirato in ballo anche la Juventus e sembrava il classico giovane e talentuoso italiano che si accasava dalla Signora.

Invece, dopo settimane di trattative, il talento emiliano è finalmente arrivato alle pendici del Vesuvio per completare la rivoluzione tecnica azzurra e aprire un nuovo ciclo.

Nei mesi seguenti, Giacomo dirà che la scelta di venire a Napoli è stata consigliata dalla famiglia ed è forse la più bella fotografia di un ragazzo di talento, ma con la testa sulle spalle.

Il Napoli ha fatto Jack(pot) con Raspadori

Di un ragazzo che, quando è chiamato in causa, gioca bene con i compagni ed emana purezza. Purezza nei movimenti calcistici, nei fondamentali di balistica del tiro dove è lapalissiano il suo trascorso in una moderna scuola calcio. Purezza nello stile, composto e sobrio, e purezza anche fuori dal campo con una gentilezza e una spensieratezza senza pari, ben visibile nelle interviste e non solo.

Insomma il Napoli ha fatto Jack(pot) aggiungendo un calciatore di questo calibro e ha avuto la “sana follia” di acquistarlo come uno dei vari nuovi, e di non gravarlo del peso dell’esoso cartellino.

Una strategia vincente che ha consegnato un giocatore funzionale, eclettico e di qualità a Spalletti e Mancini e che ora è pronto a prendersi ancor di più la scena

Perché in questo Napoli nulla è casuale, tutto è in ordine ma al tempo stesso c’è una fantasia ed un pizzico di sana follia che ha creato un sogno.

E che speriamo possa continuare ad alimentarlo.