30 anni fa. Chi lo ricorda perfettamente come fosse ieri, chi a malapena, chi si nutre di immagini sfocate, chi invece si è arricchito di video che il nuovo millennio ci ha regalato. I tocchi, sopraffini, il sinistro, magico, il tiro, senza senso. Poi l'urlo, la corsa, la telecamera. Poi dopo un pó l'infermiera vestita di bianco.

Diego Armando Maradona calciatore, e non solo, finí quel giorno. Col tradimento della Fifa, del suo presidente, di tutte le parti in causa. Perché il 10 solo così si poteva abbattere. La sua potenza, la sua aura, la sua infinita genialità doveva essere messa definitivamente a tacere.

30 anni fa, nel mundial americano, in quella partita, si mise un punto. Tra i calciatori di un tempo e quelli che sarebbero arrivati. Tra il calcio romantico e quello statistico. A farne le spese fu il migliore di ogni tempo e non poteva essere altrimenti.

Come se Dio avesse scritto per Maradona il destino più incredibile ed infame nella storia dello sport. E non solo.
Ma forse Dio proprio così fece. Dio si diverte con i geni. Con i diversi. Con gli eroi invincibili.

https://youtu.be/4qWWzUcNvx8?si=pSOhwuySjBdSDysD
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