Terremoto Campi Flegrei: torna la paura
Si è verificata stanotte intorno alle 03:58, una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 ai Campi Flegrei. I residenti della zona flegrei e dei comuni periferici di Napoli sono stati svegliati e sono scesi in strada, presi dal panico. Il sisma, registrato dai sismografi della sezione Ingv dell'Osservatorio Vesuviano di Napoli, ha avuto l'epicentro tra Arco Felice e Lucrino, in mare ad una profondità di tre chilometri. Il terremoto è stato avvertito in maniera nitida anche a Bagnoli, Fuorigrotta e sull'isola di Procida. Risalgono a poche settimane fa, le ultime scosse avvertite in quelle zone che, grazie all'assistenza immediata offerta dalla Protezione Civile, vide molte persone costrette a lasciare le proprie abitazioni per rifugiarsi nelle tende, in cui hanno passato le notti.
Nelle ultime ore sui social è subito partito il consueto scambio di informazioni e messaggi, accompagnato dagli sfoghi di chi ormai vive questa situazione con grande stress. «Ma perché sempre di notte le scosse più forti?», si chiede qualcuno, mentre qualcun altro, cercando spiegazioni, si improvvisa esperto e prova a mettere in relazione l'aumento delle temperature esterne con l'attività del vulcano: «Ieri primo giorno di caldo intenso, non è che la caldera ha accumulato troppo calore durante il giorno?». Ricordando che l'ultima scossa più forte avvenuta a metà maggio, si è verificata alle 20 di sera (https://www.napolinetwork.com/campi-flegrei-la-terra-trema-ancora-registrata-nuova-forte-scossa/).
Questo è ciò che si legge ed è proprio da queste disinformazioni che l'Ingv vorrebbe allontanare i cittadini partenopei, evitando di creare ulteriore panico gratuitamente. Per rispondere a questa domanda e per garantire un'informazione corretta, l'INGV dichiara che non ci sia nessuna correlazione legata al riscaldamento o raffreddamento della crosta terrestre che avviene durante il giorno e la notte.
I raggi solari scaldano solo una parte superficiale di pochi metri della crosta e spesso i terremoti sono originati a km dalla superficie terrestre dove non c’è più influenza. La notte siamo soggetti ad una gravitazione del sole leggermente più bassa e dunque queste variazioni (seppur piccolissime) possono provocare delle variazioni di tensione nella crosta che possono generare dei sismi. Alcuni studi parlano anche di eventuali influenze date dai cicli lunari o di altri pianeti. Insomma l’influenza gravitazionale potrebbe essere la risposta a questa annosa questione. ( https://www.geomagazine.it/2021/04/18/i-terremoti-vengono-di-notte/ ).