Nei giorni scorsi in un paio di articoli siamo andati a sviscerare cosa significhi avere il "DNA da Coppa", più volte evocato da chi considera il Milan come il favorito nel doppio confronto ormai alle porte contro il Napoli o chi almeno non lo considera sfavorito, tesi rinvigorita dal recente scontro diretto in campionato. Lo abbiamo fatto sia dal punto di vista psicologico che guardando i numeri, ovvero le presenza in Europa delle due Rose.

La conclusione in entrambi i casi ci ha suggerito che il Napoli avesse buone ragioni per non temere più di tanto questa narrazione.

In questo articolo invece andremo ad esplorare l'ultimo lato di questo triangolo che unisce Milano Napoli ed... Istanbul. Siamo infatti andati a vedere i precedenti derby avvenuti nelle Coppe Europee. Più in dettaglio: siamo andati a cercare tutti i derby nella fase finale di eliminazione diretta della Champions League, sia italiani che non, ed in più anche tutti i derby italiani nelle Coppe Europee in generale.

Guardiamo cosa ne è venuto fuori.

Dal suo avvento, anno 1993, ci sono stati 27 derby nazionali in Champions League: 11 di Premier League, 9 di Liga, 3 di Serie A (Milan Napoli sarà il quarto), 3 di Bundesliga ed anche uno di Ligue 1 (Lione Bordeaux del 2010).

Ebbene, se andiamo a vedere quante volte il turno è stato superato dalla formazione piazzata meglio in campionato nella stessa annata, escludendo le partite secche, restano 20 confronti e quel che vien fuori è: 11 successi per la squadra meglio piazzata, 8 per quella peggio piazzata ed 1 pareggio (nel senso che le due contendenti a fine campionato poi arrivarono a pari punti in campionato: Valencia e Barcellona annata 1999-2000). In termini percentuali: 55% a 40% per la "favorita" in campionato. Una differenza statistica c'è ma non è particolarmente marcata.

A maggior ragione, andando a guardare quegli 8 successi della "peggio piazzata", si può osservare come in alcuni di questi casi il distacco in campionato fosse più che ampio: il Liverpool che ha eliminato il City nel 2018 arrivò in Premier dietro di ben 25 punti. Sempre i Reds, che nella CL 2006-07 eliminò il Chelsea, terminarono il campionato attardati di 15 punti dai Blues. Ancora: Chelsea Arsenal del 2004 vide passare i primi, nonostante i Gunners vinsero il titolo (il loro ultimo al momento) con undici punti di vantaggio proprio sui cugini. La Bundesliga fece invece registrare una vittoria del Dortmund a discapito del Bayern nel 1998, nonostante il Borussia (campione in carica di CL dopo la vittoria dell'anno precedente sulla Juve) fosse molto indietro in classifica.

Se pure andiamo a guardare invece i soli derby italiani, estendendoli a tutte le Coppe Europee, le cose non cambiano granché.

14 sono i derby italiani in Coppa (Milan Napoli escluso). Tra questi non abbiamo considerato gli unici due giocati in partita secca (Inter Lazio della Coppa Uefa 1998 e Milan Juve di CL 2003): dei 12 restanti, 7 volte è passata la squadra meglio piazzata, 5 quella peggio. Anche qui la differenza statistica è minima.

I casi più eclatanti qui vanno ricercati in un clamoroso ottavo di finale di Coppa Uefa Cagliari Juve, con i sardi che, pur essendo nei bassifondi della classifica, eliminarono la Juve vicecampione d'Italia, prima di essere poi a loro volta eliminati ai quarti dall'Inter... che terminò in classifica tredicesima, dietro proprio al Cagliari! O ancora il Parma che nell'annata 1994-95 affrontò la Juve in campionato, in finale di Coppa Uefa (che allora si giocava ancora andata e ritorno) ed anche in Coppa Italia. I bianconeri trionfarono in campionato e in Coppa Italia ma cedettero in Europa a Zola e compagni. Più recentemente invece si può annotare una vittoria della Fiorentina contro la Roma in EL 2014-15.

Siamo andati infine a guardare un'ultima variabile: il fattore campo. Nei 27 confronti in CL, eliminando sempre le finali in campo neutro e i derby di Milano in cui il fattore campo contava solo per la vecchia regola dei gol in trasferta, restano 18 match. 10 volte ha passato il turno la squadra che ha giocato in casa il ritorno, 8 volte chi ha esordito in casa. Anche qui differenza minima e che resta pressappoco inalterata anche concentrandoci sui soli derby italiani ma in tutte le Coppe (6-4 per chi ha giocato il ritorno in casa).

Insomma, se valesse solo la statistica, tutti questi dati direbbero che la forbice che prevede il Napoli favorita in questo cruciale Quarto di Finale di Champions League è quella che intuitivamente tutti noi forse avevamo mentalmente assegnato: 55% per gli Azzurri, 45% per il Milan. Poi però entrano in campo le condizioni psicofisiche del momento, gli infortuni, e tanto altro, come quello 0-4 di domenica scorsa che soltanto con il senno di poi capiremo se sarà stato maledetto o benedetto.

Il pronostico non è assolutamente chiuso, quindi. Ma questo lo sapevamo già. Anche senza avere il DNA Champions.


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