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Piantedosi: “Stop di due mesi alle trasferte dei tifosi di Roma e Napoli”
Dopo gli scontri sull’autostrada A1 avvenuti il giorno 8 gennaio tra alcuni degli ultras di Napoli e Roma, arriva la decisione del Ministro degli Interni, niente trasferte per entrambe le tifoserie, provvedimento della durata di 2 mesi.
La domanda viene spontanea, è giusto punire un’intera tifoseria per gli errori di qualcuno?
Il riferimento normativo di tale provvedimento è la legge del 13/12/89, che trova quale unico precedente il provvedimento firmato nel 2014 dal ministro Alfano con il quale furono vietate le trasferte ai tifosi bergamaschi per 3 mesi dopo gli scontri con parte della tifoseria romanista.
Il ministro Piantedosi ha già dichiarato in conferenza stampa che ciò non escluderà l’applicazione di misure mirate nei confronti dei singoli colpevoli.
Visto il precedente, era inevitabile tale decisione, che purtroppo va a punire un’intera tifoseria.
Paradossale come in un paese in cui, proprio in questi giorni, si parla di innovazioni tecnologiche applicate allo sport come il fuorigioco semiautomatico, si trascuri un aspetto così delicato come le violenze verbali e fisiche tra tifoserie.
Controlli più serrati e una revisione di una legge ormai datata, potrebbero essere le prime mosse per tener fuori dagli stadi persone che hanno poco a che fare con lo sport.
Un vero peccato che in un momento così importante della stagione si perda una presenza così necessaria come il calore e il sostegno dei tifosi alla squadra.