Dopo la vittoria esterna sul Frosinone (1-3) e una settimana piuttosto tribolata per le vicende relative al calciomercato, il Napoli torna a casa, al Maradona, ad attenderli il Sassuolo di Dionisi: fischio d’inizio alle ore 20.45. Il Sassuolo al contrario del Napoli ha steccato l’esordio stagionale, infatti arriva dalla sconfitta interna per mano dell’Atalanta (0-2), record positivo per i padroni di casa contro gli emiliani, con 11 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte in 20 confronti diretti di campionato, con 41 gol fatti e 19 subiti, l’ultima sconfitta casalinga risale al 2020, quando i neroverdi si imposero per 0-2 (unica vittoria negli ultimi 15 confronti), da lì 5 risultati utili consecutivi per i partenopei, compresa la doppia vittoria della scorsa stagione.

Napoli-Sassuolo: le probabili formazioni 

Pochi dubbi per il Napoli, che a meno di sorprese, dovrebbe riproporre la formazione vista a Frosinone, questa volta però con i rientranti dal primo minuto, Kvaratskhelia e Anguissa. Un 433 con Meret tra i pali, Di Lorenzo e Olivera sulle fasce, Juan Jesus e Rrahmani la coppia centrale; Lobotka in regia con Zielinski e Anguissa mezzali; in attacco Kvaratskhelia e Osimhen inamovibili, sulla destra ballottaggio Raspadori-Politano.

Anche per il Sassuolo confermata la formazione della prima giornata, 4231 con Consigli in porta, Toljan, Erlic, Viti e Vina a formare la linea difensiva a 4; Maxime Lopez ed Henrique sulla mediana; Defrel e Laurienté esterni offensivi con Bajrami alle spalle di Pinamonti unica punta, out Berardi.

Cosa aspettarsi?

Il Sassuolo nonostante la faticosa uscita della prima giornata, merito anche degli alti ritmi dell’Atalanta, continua come la scorsa stagione a proporre un calcio fatto di proposta, rischio, e velocità di palla, le caratteristiche principali del proprio mister, Alessio Dionisi. L’uscita dal basso è una prerogativa per i neroverdi, e lo dimostrano i numeri di Consigli, che nella scorsa partita ha giocato 60 palloni, con 44 passaggi riusciti (85%), risultando il terzo giocatore più preciso in questa statistica, la costruzione dal basso è evidenziata anche e soprattutto dai 42 passaggi nella propria metà campo (93%), andando quasi mai in profondità, una partita di certo non può dimostrare un sistema di gioco ormai consolidato, ed è per questo che è importante andare ad analizzare i dati della passata stagione, e il trend non cambia, il 92% dei passaggi riusciti da parte di Consigli in 35 partite sono arrivati nella propria metà campo, con circa 45 tocchi di media. L’uscita è prevista sui centrali, in particolare sul centro destra con Erlic che è il giocatore incaricato di far uscire palla, un’uscita un po’ atipica quella del Sassuolo, che preferisce andare per via centrale aumentando il rischio del possesso, rispetto ad andare sugli esterni, Erlic ha chiuso la prima giornata con 56 tocchi, 89.2% di precisione, la scorsa stagione numeri molto simili in fase di possesso, 56.4 tocchi, 86% di precisione, 92% nella propria metà campo e 73% nella metà campo avversaria, inoltre risulta essere anche il difensore più avanzato dei suoi, arrivando a giocare anche sulla mediana.

Per comprendere i movimenti dei due mediani in fase di possesso, bisogna analizzare lo schieramento tattico dei neroverdi, Dionisi parte con un 4231, ma in impostazione il Sassuolo passa a 3 in difesa, Erlic al centro a impostare, con Toljan che fa il braccetto bloccato sulla destra e Viti a sinistra, con Vina esterno sinistro alto, in questo modo si va a creare una corsia libera sul centro sinistra formando un centrocampo a 4 o a 5, corsia occupata da Maxime Lopez, giocatore molto dinamico che spazia sulla sinistra, sia in mediana che sulla trequarti, e che risulta abile nel saltare il pressing grazie alle ottime doti di portatore di palla, 63.8 i tocchi di media la scorsa stagione, 1.1 i passaggi decisivi, 89% la precisione, 88% nella metà campo avversaria, e nonostante la sconfitta, quest’anno ha iniziato col piede giusto, 96 i tocchi, 2 passaggi decisivi, 90% la precisione, 97% nella propria metà campo, 2 i recuperi.

In avanti l’attacco passa a 3, Defrel si abbassa leggermente per dare copertura sulla destra e Lauriente tende ad accentrarsi, Bajrami svaria sulla trequarti, giocando però prevalentemente sull’esterno sinistro, invertendosi di posizione con il numero 45, ed è per questo che l’ex Empoli è meno coinvolto nella manovra, che come detto in precedenza, passa soprattutto per vie centrali, la scorsa stagione infatti nella stessa posizione con 2 gol, 1 assist e 26.8 tocchi di media, 9 i passaggi riusciti nella metà campo avversaria (67%), per Dionisi infatti rappresenta l’uomo dell’ultimo passaggio, della giocata tecnicamente importante che può fare la differenza, ma non l’uomo su cui costruire la manovra, importante inoltre nel dare equilibrio alla squadra con il posizionamento in campo, infatti in fase di non possesso va a formare una linea a 5 a centrocampo al fianco di Lopez ed Henrique

In avanti l’uomo più pericoloso è sicuramente Laurienté, parte da sinistra per poi accentrarsi e cercare uno-due rapidi con la punta o la mezz’ala di inserimento, rapido, tecnicamente forte nello stretto e con grande senso della posizione il francese è la scheggia impazzita a disposizione di Dionisi che può accendersi in qualsiasi momento e fare la differenza, subito nel vivo del gioco alla prima giornata con 64 palloni giocati (83% di precisione), 1 passaggio decisivo, 5 dribbling riusciti (su 6), 9 contrasti vinti (su 12) e 4 conclusioni, colpendo anche un legno, la grande crescita dal punto di vista tattico deriva proprio dal coinvolgimento in manovra che Dionisi gli ha immediatamente assegnato appena arrivato in Italia, da lì è diventato garanzia nell’attacco degli emiliani. Soluzione alternativa la può rappresentare Pinamonti, il Sassuolo infatti come abbiamo ribadito ama uscire dal basso, e lo fa con grande facilità, ma in alternativa Dionisi chiede a Pinamonti di venire incontro e grazie alla sua fisicità tenere alta la squadra, non tocca molti palloni (26 di media la scorsa stagione), ma è un giocatore importante per le alternative che può concedere e per il senso della posizione in area, molto pericoloso nel gioco aereo.

Il Napoli dal canto suo inizierà la partita subito aggressivo cercando di non lasciare spazi al Sassuolo che sicuramente almeno nella prima frazione, non snaturerà il suo gioco e cercherà di mantenere il più possibile il possesso. Tre gli aspetti da considerare maggiormente: in primis sarà curioso capire come Garcia affronterà il match in fase di costruzione, se cercando ulteriormente verticalità, alleggerendo quindi Lobotka, o tornando al vertice basso con più fraseggio in mezzo al campo, dovesse riconfermarsi il primo caso però, i partenopei non potranno permettersi le distanze tra i reparti viste a Frosinone, contro una squadra che va al doppio della velocità ed è abituata ad andare in verticale in zona centrale. Il secondo aspetto riguarda la corsia di destra, sappiamo che tante delle occasioni create dalla squadra di Garcia arrivano con scambi tra Di Lorenzo, Anguissa e l’esterno destro, da quel lato il Sassuolo è probabile che non accetterà l’uno contro uno di Vina ma raddoppierà proprio con Maxime Lopez, la velocità nel cambiare sugli avversari potrà fare la differenza in negativo o in positivo per gli ospiti, d’altra parte se il Napoli da quel lato trova ritmo nel giro palla con i movimenti dentro il campo di Di Lorenzo sarà difficile contrastarlo. Il terzo aspetto riguarda la riconquista alta del pallone, contro il Frosinone più volte il Napoli nel primo tempo è uscito male in pressing con tempi sbagliati e vista la facilità in ripartenza avversaria, Lobotka e Anguissa dovranno entrare con tempi perfetti su Lopez, giocatore su cui Dionisi pone affidamento per l’uscita dal basso palla al piede, stessa cosa sarà per la coppia Osimhen-Kvaratskhelia su Erlic, bloccare immediatamente il fulcro dell’impostazione neroverde è la chiave per dominare il gioco sotto il piano del possesso, costringendo così gli avversari a prendere maggiori rischi uscendo alti, e a quel punto non esiste situazione migliore per una squadra come il Napoli per creare pericoli offensivi.