È tempo di derby, al Maradona infatti arriva la Salernitana di F. Inzaghi per l’anticipo della 20esima giornata di Serie A, questo pomeriggio alle ore 15. I granata si presentano al match con una situazione di classifica decisamente preoccupante, ultimi a quota 12 punti, a tre lunghezze dal Cagliari in zona salvezza; d’altra parte un Napoli sempre più stazionario in una crisi di gioco e risultati che pare non avere fine in una stagione che li vede, al giro di boa, al nono posto, non lontani dalla zona Champions, ma in un trend decisamente negativo rispetto alle dirette rivali con tre sconfitte, un pareggio e una vittoria nelle ultime cinque, inoltre in casa i partenopei hanno un bilancio ancor più negativo, con 11 punti in 9 match e appena 3 vittorie a fronte di 4 sconfitte e 2 pareggi.

Nei precedenti mai vittoriosa la Salernitana al Maradona, 14 gare giocate in tutte le competizioni, 9 vittorie e 5 pareggi per i partenopei nel derby campano.

Napoli-Salernitana: le probabili formazioni 

Napoli (433): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Cajuste, Lobotka, Gaetano; Politano, Simeone, Kvaratskhelia. All. Mazzarri

  • Simeone in vantaggio su Raspadori nel tridente offensivo, affiancato da Politano e Kvaratskhelia 
  • Gaetano favorito dal 1’ su Zielinski, al suo fianco Cajuste e Lobotka 

Salernitana (352): Ochoa; Daniliuc, Gyomber, Fazio; Pierozzi, Sambia, Legowski, Candreva, Bradaric; Tchaouna, Simy. All. F. Inzaghi

  • Out Maggiore per squalifica, debutta Pierozzi appena arrivato dalla Fiorentina 
  • Difesa a tre, Daniliuc con Gyomber al fianco di Fazio; in attacco coppia formata da Tchaouna-Simy

Napoli-Salernitana: cosa aspettarsi?

La Salernitana arriva al match di certo non con numeri incoraggianti, la squadra allenata da Inzaghi conta il secondo peggior attacco della Serie A (16 gol fatti), e la peggior difesa del campionato (38 gol subiti), inoltre è una squadra che a differenza delle ultime avversarie del Napoli, non ha solamente un problema nella finalizzazione dell’azione, ma sulla creazione dell’occasione da gol, infatti una è l’occasione creata di media, 0.7 quelle mancate, con 3.4 conclusioni nello specchio per partita, ed un possesso palla (44.5% di media) che evidenzia la rinuncia al dominio territoriale in favore di una squadra più coperta e bassa col proprio baricentro.

Il modulo utilizzato è un 352, con la novità di Candreva mezzala e non più dietro le punte, anche se in fase di possesso Inzaghi passa al 3421, alzando Candreva sulla trequarti a sinistra, e abbassando leggermente Tchaouna alle spalle di Simy, il baricentro è superiore ai 55m visti i quinti di centrocampo in spinta, soprattutto sulla sinistra dove arrivano gran parte delle occasioni da gol, questo per dare supporto a Candreva e concedergli l’uno contro uno portando via il raddoppio con Bradaric

Bradaric:

Con il supporto avuto sulla fascia Candreva riesce ad inserirsi con più facilità palla al piede arrivando negli ultimi 30 metri e creando in quella zona di campo, 4 gol e 4 assist per lui, 1.7 conclusioni di media con 45.9 tocchi e l’81% di precisione, 2.1 i passaggi decisivi (dato più alto della squadra), di gran lunga il giocatore più pericoloso dei granata.

In fase difensiva il modulo cambia nuovamente, passando così al 541, l’utilizzo di Candreva infatti sulla metà campo si rivela importante anche in fase di non possesso, questo perché crea ampiezza quando i due quinti di centrocampo si abbassano formando una difesa a cinque, a quel punto il numero 87 si allarga creando non solo densità al centro (3+2 tra centrali difensivi e centrocampisti) ma anche raddoppi sulle fasce, a sinistra Tchaouna-Sambia, a destra Bradaric-Candreva, con Simy unico riferimento offensivo.

Partita dal risultato aperto tra due squadre che arrivano da un momento di grande difficoltà, in una stagione di tanti bassi e pochi alti, il Napoli conta diverse assenze ed un centrocampo in riserva, squadra rimodellata infatti per affrontare l’impegno di quest’oggi.

Ruolo fondamentale lo avrà Cajuste in coppia con Di Lorenzo in fase difensiva, infatti è lì che la coppia Candreva-Bradaric andrà ad agire, la fase di uscita senza palla nel primo pressing sarà importante per spezzare la linea offensiva della Salernitana da quel lato; e attenzione anche alla fisicità di Simy in area di rigore, il numero 9 ha un buon senso della posizione abbinato ad un pericoloso stacco di testa, Rrahmani ha più volte sofferto queste caratteristiche questa stagione e sarà chiamato ad un’altra prova fisica con un attaccante che cercherà di sfruttare al meglio i tanti cross tentati dalla squadra di Inzaghi.