«Napoli mi ha adottato, è una città che accoglie, il motore culturale più forte, sa ancora sorridere in controtendenza con il resto del Paese, sto girando qui il film “Questi fantasmi!” da Eduardo, saremo ligi al grande maestro». Alessandro Gassmann percorre il blu carpet nel cortile di Palazzo Reale, la serie “Un professore” di cui è protagonista, è la migliore del genere dramedy ai Nastri d’Argento Grandi Serie 2024.

Miglior film tv “Napoli milionaria”, con la regia di Luca Miniero, ancora Eduardo, interpretata da Massimiliano Gallo con Vanessa Scalera.

Gallo che dice “Eduardo un autore contemporaneo”, è il protagonista di “Questi fantasmi!” che sta girando Gassmann, suo compagno di serie nei “Bastardi di pizzofalcone”, sempre girata a Napoli, capitale della serialità che ha spinto il Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici (Sngci) a lanciare quattro anni fa i Nastri Grandi Serie proprio qui, con la Film Commission Campania.

E Vanessa Scalera, protagonista di “Napoli Milionaria” e prima ancora di “Filumena Marturano”, che ha vinto lo scorso anno, esclama: «Con Eduardo si vince».

Look sobri al galà di premiazione al Teatro di Palazzo Reale, parata di star, da Sabrina Ferilli, premio speciale per “Gloria”, diretta da Fausto Brizzi, la prima a salire sul palco: «Gloria, un ruolo irriverente, si parla di lavoro, famiglia, temi importanti soprattutto in questo momento», dice salendo lo scalone di Palazzo Reale ed elogia Napoli e la prima serialità della tv “Un posto al sole”, sotto al braccio di Maria Pia Ammirati.

Nel Teatro di Corte il premio più atteso, la serie dell’anno 2024, va a “La Storia” dal romanzo di Elsa Morante, regia di Francesca Archibugi, con una straordinaria Jasmine Trinca, che da Napoli lancia un appello contro la guerra.

«La Storia di Morante - dice Trinca - ci ricorda come vengono calpestati i diritti degli ultimi e che nel mondo c’è ancora la guerra, l’orrore non è finito».

Nel cast, con Giulia Calenda e Ilari Macchia, anche Asia Argento nel ruolo della prostituta Santina - «è il personaggio più felice della mia età adulta» - e Francesco Zenga, Nino.

Durante la cerimonia, condotta dalla presidente dell’Sngci, Laura Delli Colli, un ricordo per Gaetano Di Vaio.

In platea gli assessori regionali Armida Filippelli e Felice Casucci, e quello al turismo al Comune, Teresa Armato. «Il cinema dà lavoro, siamo metà anno e la Film Commission ha già affiancato 50 tra corti, film, serie e documentari», dice Titta Fiore, in platea anche il direttore Maurizio Gemma.

La miglior serie comedy è “Call my agent - Italia” con Gabriele Muccino, Alessandro Borghi e Adriano Giannini per “Supersex”, serie biopic su Rocco Siffredi, e la seconda stagione di “Vita da Carlo” (Verdone).

Nel genere crime vince “Il Re” con Luca Zingaretti e la miglior attrice, Isabella Ragonese. Nel drama “I leoni di Sicilia”, Disney+, il protagonista della serie Michele Riondino, premiato come miglior attore.

Miglior attore non protagonista il napoletano Giovanni Ludeno per “Le indagini di Lolita Lobosco”, accanto a Luisa Ranieri.

Linda Caridi, miglior attrice non protagonista per “Supersex”.

Premio rivelazione dell’anno a Leo Gassmann per “Califano” e a Letizia Toni per la serie su Gianna Nannini “Sei nell’anima”.


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