Ultima sfida del 2023 per il Napoli. Gli azzurri chiudono questo fantastico anno, che sarà ricordato per sempre da tutti i tifosi partenopei per la conquista del terzo scudetto, affrontando il Monza allo stadio Diego Armando Maradona. Una partita assolutamente da non fallire, anche se non sarà semplice, perché di fronte ci sarà una squadra ben organizzata e che pratica un calcio abbastanza propositivo.

Il tecnico dei brianzoli Raffaele Palladino molto probabilmente proporrà il modulo 3-4-2-1. In fase di sviluppo della manovra, il portiere Di Gregorio è molto sollecitato sia nella costruzione bassa, sia nel lancio diretto verso la prima punta fisica (Colombo?). Nulla da eccepire tra i pali, anzi, il numero uno ospite ha salvato più di una volta i suoi con interventi prodigiosi. In merito alla costruzione da dietro, invece, seguendo la mentalità del proprio tecnico o forse per eccesso di sicurezza nei propri mezzi (in questo caso tecnica e precisione con i piedi), ha commesso degli errori che hanno portato gli avversari al gol. Per questo motivo il Napoli dovrà cercare di essere efficiente ed intenso sul primo pressing da portare sulla costruzione ospite. In un periodo non propriamente facile in termini di prestazioni e risultati, la cura dei dettagli può rivelarsi fondamentale, quindi nulla può essere lasciato al caso.

Tornando al Monza, le azioni offensive organizzate da dietro si sviluppano maggiormente sulle corsie esterne. Dei due esterni di centrocampo, Kyriakopoulos a sinistra è quello che si sovrappone con più frequenza, mentre sul lato destro a parte il più difensivo Pereira, Palladino fa molto affidamento su calciatori a piede invertito. Ciurria è uno di questi, lo stesso Colpani, ed occhio anche al giovane Valentin Carboni. Possesso, tanti passaggi, interscambio di posizioni. Molto importante l’apporto dei due trequartisti che sono soliti abbassare ed allargare la loro posizione. Per queste posizioni le individualità e le caratteristiche dei singoli calciatori si differenziano: c’è Colpani che è più portato ad accentrarsi per utilizzare il piede forte (il sinistro), Pessina l’equilibratore, mentre Dany Mota, che può essere utilizzato anche da prima punta per sfruttare l’attacco alla profondità, ha nelle sue corde l’uno contro uno ed il dribbling in velocità.

Diverse defezioni in casa Napoli. Con Elmas ceduto ufficialmente al Lipsia e oltre Olivera, assenti anche Natan per infortunio, Politano ed Osimhen per squalifica. Recuperato Lobotka che dovrebbe partire regolarmente dall'inizio. Se non dovesse farcela pronto Cajuste. Il tridente offensivo schierato da Mazzarri nella rifinitura di ieri è stato Kvaratskhelia-Raspadori-Lindstrom. Queste sono le prime indicazioni che arrivano da Castel Volturno. Zerbin potrebbe rilevare il danese ex Francoforte eventualmente nella ripresa. Un reparto offensivo tecnico e veloce per provare anche a ribaltare le azioni difensive in offensive, sfruttando il fatto che il Monza porta tanti calciatori - compreso un braccetto del terzetto difensivo in alcuni casi - nell’altra metà campo. Mazzarri ha chiesto maggiore lucidità in zona gol e si aspetta tanto da Raspadori: il suo lavoro da falso nueve potrebbe creare ulteriori spazi da attaccare con gli inserimenti da dietro.