Dopo un Natale decisamente amaro in casa Napoli, con la sconfitta all’Olimpico per 2-0 con la Roma, arriva il Monza di Palladino al Maradona, la squadra di Mazzarri si porta con se strascichi della recente sconfitta con i giallorossi, diversi gli assenti questa sera infatti, a partire dagli espulsi Politano ed Osimhen, e gli infortunati Lobotka e Natan, con quest’ultimo che dovrà stare ai box per almeno un mese.

Il Monza arriva da tre sconfitte nelle ultime quattro uscite stagionali con un attacco che fatica a produrre, il Napoli nonostante le numerose assenze non ha più possibilità di replica, con una classifica sempre più complicata ogni partita per i partenopei diventa decisiva per rimanere in scia all’obiettivo quarto posto. I precedenti tra le due squadre vedono gli azzurri avanti con 6 vittorie, a fronte di 3 sconfitte e 5 pareggi, tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, al Maradona un solo precedente in Serie A, 4-0 la vittoria netta del Napoli di Spalletti la scorsa stagione alla seconda giornata di campionato.

Napoli-Monza: le probabili formazioni

Napoli (433): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Cajuste, Zielinski; Kvaratskhelia, Raspadori, Lindstrom. All. Mazzarri 

  • Staffetta Lindstrom-Zerbin sulla destra, assente per squalifica Politano
  • Raspadori partirà dal 1’, squalificato Osimhen 
  • Out anche Natan, al suo posto Juan Jesus favorito su Ostigard
  • Cajuste favorito su Lobotka, che probabilmente partirà dalla panchina dopo la botta al costato rimediata nell’ultima partita

Monza (3421): Di Gregorio; Izzo, Caldirola, D’Ambrosio; Ciurria, Akpa Akpro, Gagliardini, Kyriakopoulos; Pessina, Colpani; Dany Mota. All. Palladino 

  • Squalificato Pablo Marí, Izzo e D’Ambrosio ai lati di Caldirola
  • Ciurria e Kyriakopoulos i favoriti sulle fasce; Colpani e Pessina alle spalle dell’unica punta, Dany Mota

Napoli-Monza: cosa aspettarsi?

La squadra di Palladino sta confermando quanto di buono ha fatto vedere nella passata stagione, 11esimo posto momentaneo a -6 proprio dal prossimo avversario, il Napoli di Mazzarri. I numeri del Monza ci parlano di una squadra che propone gioco ma senza mai rischiare troppo in fase difensiva, 5 clean sheet stagionali in campionato, 18 gol subiti in 17 partite (1.1 di media); in attacco, in particolare nell’ultimo periodo, faticano a trovare la via del gol: 16 segnati in 17 gare (0.9 di media), non mancano però le occasioni create (1.8), superiori alla scorso anno (1.6), ma finora con una media realizzativa inferiore viste le troppe chance sprecate (1.3).

La squadra comunque non ha perso la propria identità tattica, Palladino predilige comunque un possesso palla prolungato e ragionato costruendo il gioco grazie agli esterni di centrocampo ed ai trequartisti dietro la punta, in grado di occupare sia l’interno che l’esterno del campo. Il possesso medio è del 54%, la squadra come detto in precedenza, non è mai troppo sbilanciata, ma anzi in fase difensiva il 3421 passa ad una difesa a cinque, con i tre centrocampisti davanti i centrali, ed un baricentro di circa 42m, un assetto quindi prettamente difensivo, con tanta densità al centro grazie alle coppie formate dai tre centrali difensivi e i tre mediani lì davanti.

L’equilibrio lo ritroviamo anche in fase offensiva, il 3421 può passare al 3412, questo perché Pessina gioca sulla trequarti con Colpani che si alza a fare la seconda punta, con Mota in particolare l’attacco è molto più imprevedibile rispetto a quando in campo c’è Colombo, questo perché Mota può giocare anche sull’esterno ed in questo modo i tre giocatori offensivi si scambiano la posizione con il numero 28 che sfrutta la sua capacità d’inserimento per andare in profondità grazie allo spazio creatogli da Mota allargandosi. 

Colpani, che è il capocannoniere della squadra con 6 gol segnati, gioca principalmente sulla trequarti a destra e come sottolineato può fare la mezzala ma si trova bene anche in posizione di seconda punta vista la sua grande intelligenza nei movimenti senza palla alle spalle della difesa, aiutato anche da un sistema offensivo in cui tutti ruotano e gli esterni di centrocampo danno grande supporto in sovrapposizione portando via l’uomo o allargando il campo per sfruttare le corsie centrali, è proprio sulla destra che il Monza crea maggiormente, in particolare con Ciurria in campo. Il numero 84 infatti in fase difensiva scala come quinto a destra, in fase offensiva rispetto a Pedro Pereira alza maggiormente il baricentro spingendosi oltre la metà campo avversaria, 1.6 i passaggi chiave su 48 tocchi di media (82% di precisione), numeri che si vanno ad aggiungere su quel lato agli 1.5 passaggi chiave di Colpani.

In fase difensiva è Gagliardini l’uomo determinante a centrocampo, 17 su 17 da titolare per lui finora, 1gol, 1 assist, 68 tocchi di media con il 91% di precisione (88% nella metà campo avversaria), rappresenta infatti in pieno lo stile di gioco voluto da Palladino, centrocampista concreto, pulito in uscita palla a terra, ordinato e soprattutto raramente lo si vede prendere rischi con verticalizzazioni improbabili, equilibrio la parola d’ordine, e il numero 6 è perfetto in questo senso, anche perché in fase di non possesso da mezzala a destra davanti la difesa mantiene numeri impressionanti: 0.5 dribbling subiti di media, 62% i contrasti vinti, 66% a terra e 56% nei duelli aerei.

La partita dunque non sarà semplice, il momento per il Napoli è delicato, probabilmente il più delicato della stagione, da una parte non si può più sbagliare, dall’altra l’ennesimo inciampo pare dietro l’angolo, soprattutto con le tante assenze rimediate a Roma, di fronte una squadra rognosa, difficile da affrontare, buoni giocatori dal punto di vista individuale e soprattutto organizzati, la difesa a cinque con la tanta densità in mezzo creerà problemi alle mezzali, ci si aspetta quindi un lavoro importante sugli esterni, in particolare a sinistra dove Kvaratskhelia potrebbe avere un mismatch a favore con Ciurria, dal punto di vista offensivo Colpani è il pericolo numero uno, ma in generale il Napoli ha dimostrato di soffrire tanto le palle alle spalle della difesa visto il baricentro alto della squadra di Mazzarri, questo perché i partenopei non dispongono di un centrale rapido nel correre all’indietro in recupero, particolare attenzione quindi alle preventive, con Anguissa e Zielinski che saranno chiamati ad un lavoro di contenimento per non dare profondità ai due trequartisti di Palladino.