Tutto pronto per Napoli-Lazio, match valevole per la 25esima giornata di Serie A, in programma questa sera (ore 20.45) allo stadio Diego Armando Maradona. Passato e presente che si intrecciano, con il grande ritorno dell’ex Maurizio Sarri. Una sfida di notevole importanza per gli azzurri, pronti e focalizzati ad incrementare ulteriormente il vantaggio già abissale (+18) sulle seconde in classifica.

Spalletti contro Sarri, moduli a confronto

Le sfide con i biancocelesti riservano sempre tanto spettacolo, gol ed emozioni. Si affronteranno due squadre con i rispettivi moduli a specchio: 4-3-3. Un atteggiamento tattico identico solo sulla carta, visto che in campo le differenze sono nette. Quello “sarriano”, è un modulo che ammette poche variazioni. I compiti da svolgere sono sempre ben codificati: si parte con la linea di difesa sempre alta (un terzino spinge mentre l’altro resta bloccato), si continua con la consueta ricerca di un possesso palla veloce attraverso le linee di gioco e la formazione dei famosi "triangoli" in diverse zone del campo, e si termina con la fase offensiva, alimentata dagli inserimenti (a turno) delle due mezzali, e dalla capacità della punta centrale sia di venire a giocare incontro che di attaccare la profondità.

Il 4-3-3 “spallettiano”, invece, è molto difficile da decifrare, perché ha mille variabili e concede davvero pochi punti di riferimento agli allenatori che provano a studiarlo. Il vero segreto dei successi azzurri è proprio questo. Una squadra che dispone di tutto: non solo tecnica e dinamismo, ma anche fisicità ed aggressività. Compattezza e coesione di gruppo sono dei fattori immancabili, grazie al grande lavoro in fase di primo pressing degli avanti offensivi, e poi della linea difensiva, sempre alta e cattiva nelle uscite. Tante le combinazioni per le azioni di attacco, alla ricerca di spazi tra difesa e centrocampo, con l’interscambiabilità continua delle posizioni tra terzini (bravi a venire dentro il campo), centrocampisti ed esterni. Senza dimenticare un’altra grande arma a disposizione della squadra, ovvero l’attacco alla profondità, grazie alla velocità di Osimhen.

Presentazione del match

Il Napoli proverà a dominare come sempre. Trovare presto il gol del vantaggio, sarebbe di fondamentale importanza per indirizzare il match sui binari più congeniali. Con il passare dei minuti, i biancocelesti potrebbero andare in grande sofferenza - sia fisica che mentale – non riuscendo più a coprire in maniera ottimale gli spazi tra le trame di gioco partenopee.

Il piano gara preparato da Spalletti è ben definito: l’obiettivo primario, sarà proprio quello di ricercare gli spazi alle spalle dei centrocampisti biancocelesti (ne sono cinque in fase di non possesso), soprattutto in fase di risalita. Calciatori come Zielinski ed Elmas, con i loro movimenti, saranno fondamentali per svolgere questo tipo di lavoro. Tuttavia, servirà una fase di preparazione/impostazione da dietro diretta e soprattutto precisa dal punto di visto tecnico. I tempi di esecuzione, nelle singole giocate, saranno gli elementi chiave in questa partita. Oltre che sulle qualità di Lobotka, sempre abile a eludere il pressing con le sue sterzate improvvise, si confida molto anche su Kim. Il difensore sudcoreano, infatti, imposta in maniera più coraggiosa rispetto a Rrhamani, che tende a tenere il pallone maggiormente tra i piedi.

L’idea di Spalletti è quella di tenere i due terzini molto larghi, con le impostazioni più frequenti che arriveranno dalla catena di sinistra. Diverse le soluzioni provate in allenamento. Si proverà a trarre dei vantaggi da alcuni movimenti tattici di Felipe Anderson: il brasiliano, infatti, molto spesso sbaglia i tempi di uscita in fase di prima pressione sui centrali difensivi, costringendo il terzino destro ad accorciare di continuo sul ts avversario (in questo caso Olivera) o sull’esterno offensivo (Kvaratskhelia). Ciò comporta, tra l’altro, la scalata del difensore centrale destro: così facendo, ci saranno più spazi per Osimhen. Il medesimo risultato si può ottenere anche abbassando un centrocampista (Zielinski/Elmas) in fase di costruzione, soprattutto quando c’è marcatura fissa su Lobotka.

Analisi fase difensiva Lazio su calci piazzati

Sarri posiziona i suoi calciatori in questo modo: sette in area piccola più uno leggermente più avanzato; sarà quest’ultimo che proverà a contrastare centralmente i saltatori azzurri. Marcatura rigorosamente a zona. Tra gli schemi studiati da Spalletti per questa partita, verrà riproposto anche il corner “in movimento”: pallone ai 20 metri per Kvaratskhelia, con possibilità sia di calcio in porta (la Lazio concede spazio da fuori) che di cross sul secondo palo (sfruttando la risalita + scappata della linea laziale).

Gli azzurri preparano una sorpresa per Sarri

Quello di stasera sarà un match déjà vu. Che vivrà delle vibrazioni provate durante un primo tempo divenuto tra i più iconici dell'epoca sarrista, quello giocato nella serata di Napoli Real Madrid. Gli azzurri hanno preparato una sorpresa per Sarri che, forse, per la prima volta, vedrà esaudito il suo desiderio di godersi"undici facce di cazzo" palleggiargli in faccia. Nel caso, siamo sicuri che apprezzerà.