Napoli-Fiorentina,le pagelle: Juan Jesus MVP, Zerbin eroe
Si è conclusa Napoli-Fiorentina, partita disputatasi a Riad e prima semifinale della Supercoppa Italiana. Gli azzurri hanno trionfato per 3-0 e hanno così ottenuto l'accesso alla finale.
Napoli-Fiorentina, i voti del match
Di seguito i voti di Napoli-Fiorentina.
Napoli
Gollini: 6. Una sicurezza.
Di Lorenzo: 5,5. Anello debole dei tre centrali, pare evidente che la sua collocazione ideale sia qualche metro più avanti.
Rrahmani: 7. Sarà perché ha ritrovato il ruolo in cui esplose a Verona, ma finalmente Amir gioca una gara all'altezza delle prestazioni della passata stagione. Una sicurezza silenziosa, sobria nei meriti e catastrofica nei demeriti.
Jesus: 8. Divora palloni, gambe e centimetri, sgaloppa e addirittura si inventa una palla da élite del calcio mondiale per Simeone. Se è un sogno non svegliatemi: dite a Bastoni che c'è un nuovo braccetto coi piedi da trequartista in Italia...
Mazzocchi: 6. Decisamente meglio dell'ultima volta. (Dall'81' Zerbin: 7,5. Più di Kvaratskhelia negli ultimi due mesi. Perché le chiacchiere restano sulla carta, su Twitter, nell'aria. Il sudore presto o tardi ti ritorna.)
Cajuste: 6,5. Era da Verona-Napoli che non offriva una prestazione così completa. Talvolta sbaglia agganci e scelte, ma è da apprezzare la sua determinazione. E ricordiamo che ha giocato nonostante il problema al flessore, prima di alzare bandiera bianca nell'ultimo quarto d'ora.(Dal 76' Gaetano: 6.)
Lobotka: 6,5. Finalmente si rivede quella membrana semipermeabile che cingeva la manovra partenopea: se vesti d'azzurro puoi passare, affidarti a lui è naturale. Altrimenti no, non passi. Uno schermo.
Rui: 5,5. In crescita nel secondo tempo, il rigore causato è però una pesante onta per la sua prestazione. (Dal 71' Ostigard: 6.)
Politano: 6,5. Solito grande, enorme, gargantuesco lavoro dell'ala azzurra. (Dal 71' Lindstrom: 6.)
Simeone: 7. Il centravanti perfetto per questo Napoli operaio. Sorge un forte dubbio: Raspadori vedrà più il campo?
Kvaratskhelia: 5,5. Potremmo continuare a prenderci in giro, a lodare la sua prova per una presa di posizione su Kayode. Ma la verità è un'altra: se Kvara è un campione, va giudicato in quanto tale. E la prova di un campione non può essere considerata positiva se sull'uno a zero dilapida un'azione di contropiede che avrebbe chiuso la partita. Mi dispiace, Kvara. Ma chi non ti tratta da Campione non ti merita. (Dal 71' Zielinski: 6.)
Mazzarri: 8. Ce lo stavamo domandando tutti: ma il Napoli può giocare peggio di così? E allora tanto vale stringere i denti e morire con i propri ideali, da guerrieri veri, come da trent'anni a questa parte. Inseguire qualcosa che è morto lo scorso quattro maggio è, ahinoi, una gurrra persa. Finalmente il tecnico toscano lo ha capito. Avanti tutta. Perché questo Napoli-Fiorentina può voler dire tantissimo.
Fiorentina
Terracciano: 5,5. Incolpevole sui primi due gol, bene nei restanti interventi. Poteva fare di più in occasione del terzo gol, dov'è preso in controtempo.
Kayode: 6. La spinta non manca mai, ma in fase difensiva ha un avversario non esattamente comodo.
Martinez Quarta: 5,5. Qualche chiusura incoraggiante e tanta confusione. (Dall'88' Barak: SV.)
Milenkovic: 5,5. Non brillante.
Biraghi: 6. La sua partita è un film di Tarantino: sessantasette minuti di violenza. KILL BIRO. (Dal 67' Parisi: 5.)
Duncan: 5. Sempre in ritardo.
Arthur: 6,5. Il duello con Lobotka è per palati finissimi. E non sfigura.
Bonaventura: 7. Accarezza il pallone che è una gioia per gli occhi, non sbaglia una scelta e quando le vie percorribili sono banali, traccia sentieri rigogliosi. (Dall'88' Faraoni: SV.)
Ikoné: 5,5. La Penna fischia il suo tuffo olimpico senza indugiare, lui in tutta risposta si presenta sul dischetto. E se un'ala fa 9 gol in 92 partite viene naturale porsi qualche quesito. Magnanimo. (Dal 56' Nzola: 6.)
Beltran: 6,5. Lega il gioco ed è una spina nel fianco per i centrali: l'impressione è che sia solo all'inizio di un percorso di crescita.
Brekalo: 5,5. Invisibile. (Dal 56' Sottil: 6.)
Italiano: 4. Le sua Viola sa interpretare una sola partita e ormai il modo per metterla in difficoltà è il segreto di Pulcinella. Con l'Udinese può andarti relativamente bene, ma quando il tasso tecnico si alza...