Il più classico dei “testacoda” al Diego Armando Maradona tra Napoli e Cremonese, rispettivamente prima e ultima della classe. L’ennesimo scoglio da superare per gli uomini di Luciano Spalletti, desiderosi di girare a quota 59 punti, posizionando così un ulteriore mattoncino verso l’obiettivo finale.

Le probabili formazioni

Poche variazioni nell’undici partenopeo. Unico ballottaggio sull’out offensivo destro: stavolta Politano sembra in vantaggio su Lozano per prendersi la titolarità.

Diversi problemi di formazione per la “Cremo” di Davide Ballardini, soprattutto in attacco. Solito 3-5-2 con Ferrari, Chiriches e Vasquez a comporre il terzetto difensivo, Sernicola e Valeri sui lati di centrocampo, Meite, Pickel e Benassi i tre in mezzo, con Ciofani unico terminale offensivo sicuro del posto. Ballottaggio Tsdajout - Afena Gyan per affiancarlo, vista l’indisponibilità sia di Okereke che di Dessers.

Presentazione del match

Una partita che si presenta in maniera completamente diversa da quella vista in Coppa Italia. Soprattutto dal punto di vista umorale. Gli azzurri viaggiano con il vento in poppa e scenderanno in campo con i titolarissimi. I grigiorossi, invece, sono reduci dal pesante ko interno contro il Lecce, che ha spento quasi del tutto le speranze di salvezza.

Più che su schemi e tattiche, in vista del match di domenica, mister Luciano Spalletti ha lavorato sotto l’aspetto mentale dei calciatori. Partite come queste vanno azzannate sin dal primo minuto. Non c’è altra strada. Il gap di valori tra le due squadre è troppo ampio. I tre punti devono assolutamente restare al Maradona.

Tuttavia, non è mancato il lavoro in sala video: l’atteggiamento degli ospiti sarà, molto probabilmente, di estrema difesa. Linee basse e copertura di ogni minimo spazio per provare a contenere le ondate azzurre. Servirà pazienza ed un giropalla veloce e di qualità. Il mister, inoltre, ha richiesto un pressing alto feroce, vista la poca qualità dei singoli avversari in fase di costruzione (spesso Chiriches o Meitè). L’obiettivo è sbloccarla subito, a differenza del match di La Spezia.

Napoli-Cremonese è tempo che passa e spazio che si riduce per gli avversari, i quali, rinvigoriti dalla cura Ballardini, credono in un risulti positivo. Difficile parlare di miracoli ma nel calcio di oggi nulla può essere precluso.

Napoli Cremonese tra sacro e profano

Stando a quanto riporta l'esperto di numeri Giuseppe Pastore sui social di Cronache di Spogliatoio, l'ultima semifinale di Coppa Italia dei grigiorossi risale al 1986/87. Epiteto che sorride al Napoli: in quella stagione la società partenopea vinse lo scudetto facendo seguito alla vittoria dell'Argentina nei Mondiali. Un clamoroso déjà vu che rischia di ripetersi al completo nel 2022/23: l'Argentina ha vinto i Mondiali, la Cremonese è in semifinale di Coppa e mancherebbe solo lo scudetto di un Napoli sin qui padrone d’Italia con sangue molto più fluido e bollente di tutti quelli che credono nei miracoli.

Chiave tattica

Note su squadra e singoli: grande attenzione da parte del gruppo sulle clip preparate dai match analyst, in merito ai movimenti della linea difensiva ospite sui corner. Prevista marcatura ad uomo di Sernicola su Kvaratskhelia. Notata una continua rottura della linea di difesa da parte del braccetto di sinistra Vasquez. Il pallone dovrà battere con costanza su quella zona del campo. Visual, palleggio e tanta pazienza per scardinare l’argine grigio rosso. D’altronde, il percorso è già segnato da tempo: non c’è altra strada.